mercoledì 29 dicembre 2021

Il 29 dicembre si festeggia il Pepper Pot Day



La "Philadelphia pepper pot soup" ha giocato un ruolo importante nella Rivoluzione americana guadagnandosi anche una ricorrenza annuale sul calendario degli Stati Uniti - oggi 29 dicembre - nella quale si festeggia questa saporita zuppa di trippa della Pennsylvania. La ricetta risale all'inverno del 1777-78 quando al cuoco delle truppe del generale George Washington, infreddolite ed affamate, venne richiesto di preparare una razione di cibo di emergenza: costui, avendo a disposizione solo del pepe e della trippa che gli era stata regalata da un macellaio di Filadelfia, improvvisò una zuppa tanto semplice quanto corroborante passata alla storia e venduta negli anni a seguire al grido di "Peppery pot piping hot / All hot all hot / pepper pot pepper pot / makes back strong / makes live long / all hot pepper pot" ovvero "Pepper pot calda a bollore / tutta calda tutta calda / pepper pot pepper pot / rende la schiena robusta / fa vivere a lungo / tutta calda la pepper pot".

sabato 11 dicembre 2021

Trippa alla romana per Babbo Natale



Nella sezione "La trippa al cinema" su TroppaTrippa.com ho aggiunto l'articolo "Trippa alla romana per Babbo Natale" che presenta la commedia "Io sono Babbo Natale". Scritto e diretto dal regista e sceneggiatore Edoardo Falcone, il film ha come protagonisti Marco Giallini e Gigi Proietti (alla sua ultima interpretazione prima della sua scomparsa).

domenica 21 novembre 2021

Distributore automatico di trippa

Le città giapponesi sono caratterizzate da un numero impressionante di distributori automatici, che si possono trovare letteralmente ad ogni angolo. In tutto il Giappone infatti ce ne sono quasi sei milioni che vendono qualunque cosa: oltre a bevande e snack, negli "jidouhanbaiki" (questo il nome in giapponese) si possono acquistare per esempio anche uova fresche, ombrelli, pasticche di vitamina C, calzini (non bucati, visto che in molti ristoranti ci si toglie le scarpe), verdura di stagione, bicchierini di plastica (singoli, vuoti), cravatte o addirittura carta igienica. Non è affatto dunque una sorpresa che a Tokyo sia stato aperto un piccolo negozio che permette di acquistare trippa e frattaglie bovine ventiquattr'ore su ventiquattro.



Il locale - che si chiama Naizoo ("Frattaglie") - si trova nel quartiere di Ebisu e, curiosamente, viene presentato dall'insegna in inglese come negozio di bellezza e salute in quanto le frattaglie sono ricche di collagene e vengono viste come alimento che promuove la bellezza. Al suo interno, senza alcun commesso, distributori automatici permettono l'acquisto di piatti pronti a base di frattaglie, fra le quali anche la trippa.



Presentata in una confezione che riporta l'icona di uno stomaco (inconfondibile perché... umano), una delle preparazioni di trippa è quella all'aceto, congelata a sessanta gradi sottozero entro quindici ore dalla cottura, e quindi freschissima, ottenuta dal quarto stomaco di mucca di razza Kuroge (Wagyu per intendersi) fatta bollire con ravanelli in un brodo di bonito (tonno bianco) ed aceto di sidro di mele. Per gustarla basta (acquistarla e) scaldare la busta in acqua bollente per una decina di minuti, versarla in una ciotola e condirla con succo di limone ed una spolverata di shichimi (il "peperoncino ai sette sapori", ovvero una delle tradizionali miscele di spezie tipica delle cucina giapponese).

venerdì 19 novembre 2021

Visto e visitato

La coincidenza ha voluto che mi trovassi oggi in quel di Bergamo a soli dieci minuti di macchina dall'Hosteria del vapore che qualche giorno fa aveva pubblicato su Instagram una splendida fotografia di una delle loro proposte di antipasto, ovvero la "Tutt'altro che calamaro - trippa fritta super crunchy". Visto poi che in cima al menù svettava pure la "Oggi trippa - trippa alla bergamasca", mi capite che non ho potuto fare altro che fare una religiosa visita al locale.



L'Hosteria del vapore si trova a Carobbio degli Angeli, e più precisamente nel borgo di Cicola, nel corpo centrale del castello dei Conti Suardo. Fin dal 1870 è stata gestita dalla famiglia Berzi, oggi alla sesta generazione di osti. Il nome del locale deriva da un vecchio treno a vapore che transitava nella strada adiacente agli inizi del Novecento e che faceva tappa proprio fuori dal locale per rifornirsi di acqua e carbone. L'antica biglietteria, così come l’insegna originale (poi riutilizzata come logo del ristorante) fanno bella mostra di sé in una delle sale del locale.



La "stazione di partenza" (così viene simpaticamente presentata la selezione di antipasti) per me è stata dunque la trippa fritta, ovviamente con un calice di buon rosso. Si tratta di una preparazione alla quale sono certamente avvezzo, avendola assaggiata più volte in questi anni, ma la particolarità della "Tutt'altro che calamaro" è quella di essere stata realizzata con centopelli che per la sottigliezza delle sue lamelle favorisce l'estrema croccantezza del risultato finale.



Come "prima fermata" (ed anche la stazione di arrivo per me, visto che la porzione di trippa fritta era più che generosa) invece trippa alla bergamasca, preparata secondo tradizione. Che dire? Sicuramente ero in buona compagnia, visto che anche molti altri commensali ai tavoli vicini al mio hanno ordinato questo piatto, sostanzioso ma al tempo stesso molto delicato anche qui per l'uso del centopelli. Raspadura di formaggio ad impreziosire gusto e presentazione, e panini caldi (appena sfornati?) ad accompagnare il tutto.

giovedì 18 novembre 2021

La trippa si cuoce anche nel forno a legna

Massimo Balleari e Giuseppe Traverso, dopo aver pubblicato negli anni passati due volumi - "Il forno a legna" edito nel 1999 dalla Sagep e successivamente nel 2004 "L'antica tradizione del forno a legna" per i tipi della San Giorgio Editrice - hanno pensato di realizzare un nuovo testo sull'argomento che approfondisca tutti gli aspetti della costruzione, dell'uso e del mantenimento del forno a legna, arricchito anche da una consistente parte dedicata alle ricette frutto di una continua ricerca sviluppata negli anni, regione per regione. Dopo qualche pagina di storia, nel nuovo volume "Il libro del forno a legna" vengono affrontati gli aspetti tecnici di realizzazione di vari tipi di forni a camera unica nonché la loro gestione con riferimento agli strumenti adatti ed alle caratteristiche dei vari tipi di legna utilizzabili. Il ricettario, infine, oltre a descrivere passo per passo le diverse preparazioni è ricco di suggerimenti e di piccoli segreti ottenuti sia dall'esperienza personale che dal confronto con altri appassionati e professionisti del settore. Fra le ricette proposte, oltre a quella della trippa alla moda di Caen, che tradizionalmente le massaie portano a cuocere dai fornai locali, il libro riporta anche la quella delle trippe al forno:
TRIPPE AL FORNO

Piatto di semplice esecuzione dove gli ingredienti si mettono direttamente in teglia senza rosolatura.

1,5 kg di trippa mista, 1 kg di patate rosse, 250 ml di passata di pomodoro, 2 cucchiaini di concentrato di pomodoro, 3 cipolle medie, 4 carote, 2 gambi di sedano, 1 etto di parmigiano o pecorino, 1 cucchiaio di pinoli, 2 rametti di maggiorana, 1 bicchiere di olio extravergine d'oliva, 1 cucchiaio di aceto o succo di limone, sale e pepe q.b., peperoncino a piacere.

Portare a bollore una pentola d'acqua leggermente salata con tre carote, due cipolle, un gambo di sedano e un cucchiaio di aceto o limone e immergervi le trippe intere facendo cuocere per una mezz'ora. Nel frattempo tritare il resto dei sapori, tagliare a tocchi le patate sbucciate e lavate. Scolare la trippa e con un coltello affilato tagliarla a strisce di un centimetro di larghezza. Porre il tutto in una teglia adeguata possibilmente dotata di coperchio aggiungendo la passata, il concentrato stemperato in un mestolo dell'acqua di cottura, la maggiorana e i pinoli. Condire con l'olio e il formaggio. Infornare a 200° per un'oretta, coperta, rigirando ogni tanto poi scoprire e rifinire la cottura a vista sino a che non si formi una crosta colorita.

giovedì 11 novembre 2021

Menudo bollente contro la cassiera



Ennesima notizia di cronaca nella quale la zuppa di trippa alla messicana - ovvero il menudo - è stata usata come arma d'offesa. La polizia di Temple, nello Stato americano del Texas, ha riportato la notizia di un incidente dello scorso 7 novembre in cui una cliente è stata filmata mentre lancia menudo bollente in faccia ad una cassiera all'interno del ristorante messicano locale Sol de Jalisco. Invece di accettare un rimborso o la sostituzione del cibo, inferocita dal fatto che il coperchio di plastica del contenitore si fosse sciolto nella zuppa per l'eccessivo calore, la cliente ha prima aggredito verbalmente la ragazza alla cassa e poi è passata ai fatti lanciandole addosso il menudo. Fortunatamente la zuppa di trippa si era nel frattempo intiepidita, ma le abbondanti spezie utilizzate nella ricetta di questo piatto tipico hanno causato forte irritazione agli occhi ed alle vie respiratorie della vittima. In una dichiarazione pubblicata sulla loro pagina Facebook, i proprietari di Sol de Jalisco hanno dichiarato di essere rimasti scioccati dalle azioni della cliente che è stata interdetta a vita dal locale: "La famiglia Marquez non tollera un simile comportamento".

giovedì 28 ottobre 2021

Trippa a Borgo San Giacomo



In occasione della Festa dei Santi, dopo la messa pomeridiana, l'Oratorio Borgo San Giacomo - situato nell'omonimo comune bresciano in via Ferrari 8 - propone trippa da asporto al modico costo di 5 euro a porzione. La trippa va ordinata prenotandola entro sabato 30 ottobre chiamando direttamente l'oratorio al 331.4664881 oppure la sig.a Luisa al 339.7479553: lunedì 1 novembre sarà poi possibile passare in oratorio a ritirare la trippa dalle ore 17 in poi.

domenica 24 ottobre 2021

Giornata mondiale della trippa



Si festeggia oggi, 24 ottobre, il World Tripe Day, ovvero la Giornata mondiale della trippa. La ricorrenza prende spunto da una chiosa di Samuel Pepys, il quale il 24 ottobre del 1662 scrisse di aver cenato con un eccellente piatto di trippa. Nato a Londra nel 1633, Pepys fu uno dei principali funzionari statali inglesi del XVII secolo passato alla storia soprattutto per il suo diario, nel quale registrò la sua vita quotidiana per quasi dieci anni.

martedì 19 ottobre 2021

Ritorna la cisrà a Dogliani



Martedì 2 novembre si rinnova a Dogliani, in provincia di Cuneo, il tradizionale appuntamento con la Fiera dei Santi e la cisrà, saporita zuppa a base di trippa, ceci e molte verdure autunnali, preparata secondo una ricetta antica (e segreta) tramandata da generazioni. Per trovare le origini della cisrà bisogna infatti risalire indietro nel tempo: si racconta che, in occasione della Fiera dei Santi, i pellegrini e i fedeli che percorrevano a piedi chilometri per partecipare alle funzioni religiose e all’ultimo mercato prima del periodo invernale, potevano rifocillarsi con una tazza calda di questa minestra offerta loro dai membri della Confraternita dei Battuti. Questa tradizione, in uso fin dal 1600, ha dato via via origine a una fiera di livello nazionale che si ripete ogni anno. Spiegano dal Comune di Dogliani:
"Dopo un anno di stop forzato a causa della pandemia, che ci ha costretto a rinunciare alla cisrà, che coinvolgeva un gran numero di cittadini e visitatori, torna il 2 novembre uno degli eventi più attesi in Langa. Abbiamo dialogato con chi da anni cura la preparazione della cisrà e abbiamo deciso insieme che non si poteva rinunciare a questo appuntamento che lega la tradizione e le persone contribuendo a creare senso di comunità. L'evento sarà gestito nel rispetto delle norme sanitarie sia con la distribuzione della cisrà da asporto, che potrà essere consumata a casa, sia in piazza sotto l'antica Ala Mercatale dove - dalle ore 8:30 del mattino fino ad esaurimento - si potrà gustare il fumante piatto accompagnato da un bicchiere di Dogliani Docg. Non mancheranno alcune interessanti proposte culturali per scoprire le bellezze artistiche, architettoniche e le curiosità storiche di Dogliani".
Dal 31 ottobre al 7 novembre poi si celebra la "Settimana gastronomica della cisrà" con possibilità di trovare questo gustoso piatto anche presso questi locali doglianesi: Il verso del ghiottone (tel. 0173.742074), Osteria Battaglino (tel. 0173.742089), Da Aldo (tel. 0173.70588), Enolocanda del tufo (tel. 0173.70692), La locanda del sorriso (tel. 0173.066351), Osteria dei Binelli (tel. 334.7546594), Osteria vineria Il torchio (tel. 366.4365793), Pizzeria ristorante La lanterna (tel. 0173.71261), Trattoria La dolce vite (tel. 380.2443530), Leon d'oro (tel. 333.5202185), Ristorante pizzeria Il faro (tel. 0173.721086), Casarico Connubio (tel. 0173.70168), Caffè della Riviera (tel. 0173.737032), Cafè de la Paix (tel. 0173.216767), Caffè 9.2 (tel. 0173.743536), Gli Aristopiatti (tel. 0173.70719, solo asporto), Gastronomia macelleria Doglianese (tel. 0173.742548, solo asporto).

lunedì 11 ottobre 2021

Moncalieri non si ferma



Non si fermano le iniziative gastronomiche a Moncalieri. Dopo il pentolone in piazza per la distribuzione della trippa è stata oggi presentata - assieme alla la Fëra dij Subièt e Sua Maestà il Bollito di sabato 16 e domenica 17 ottobre - anche l'edizione autunnale dell'Evento Diffuso Gastronomico Moncalierese, organizzato con il contributo ed il patrocinio del Comune di Moncalieri, grazie alla collaborazione di Pro Loco Moncalieri ed il supporto tecnico dell'Associazione Macellai e delle aziende moncalieresi Tripa 'd Muncalè e Salumificio del Castello. Nel novembre 2020 l'evento fu forse l'unico che potè svolgersi nonostante il lockdown, grazie al suo meccanismo semplice, che permetteva la degustazione con asporto e consegna a domicilio delle specialità che si volevano assaggiare nelle proprie case. Nel giugno e luglio ultimi scorsi si ripetè l’iniziativa con ricette dei cibi tipici moncalieresi in versione estiva, presso ristoranti, pizzerie e bistrò con stuzzicanti aperitivi all'aperto. Ora, con la nuova versione autunnale - programmata nei tre fine-settimana del 16/17, 23/24 e 30/31 ottobre - i ventuno locali aderenti presenteranno le loro ricette appositamente studiate per far risaltare le eccellenze gastronomiche moncalieresi: la trippa, il salame di trippa, il cavolfiore, ed il lardo di Moncalieri. I locali che partecipano a questa edizione dell'Evento Diffuso Gastronomico Moncalierese, tutti situati in Moncalieri (Torino), sono i seguenti: Al borgo antico (tel. 011.644455), Cà Mentin (tel. 011.19642969), Cà Mia ristorante Casa Albano (tel. 011.6472808), I mascalzoni (tel. 011.7608951), La solita solfa (tel. 011.6474493), La taverna di Frà Fiusch (tel. 011.8608224), L'elefante (tel. 011.6813220), L'Oragiusta (tel. 011.6408546), Lo Spago (tel. 011.6403275), pizzeria d'asporto 9-3/4 (tel. 011.6470213), osteria e gastronomia La cadrega (tel. 011.19764794), pizzeria Cavour (tel. 011.644004), pizzeria da Ferruccio (tel. 011.6065908), pizzeria Vesuvio (tel. 011.6404364), Prima e poi (tel. 011.2766435), Primo piano Gasthaus (tel. 339.8222337), ristorante Al 48 (tel. 011.6056810), Salsarossa (tel. 011.6062335), Tosa Restaurant House (tel. 011.6473385), trattoria Cravette (tel. 011.641694) e trattoria pizzeria Ponte Vecchio (tel. 011.642673).

domenica 3 ottobre 2021

Il pentolone che tiene viva la tradizione

È stato per me un onore tornare a Moncalieri quest'anno, dopo lo stop forzato del 2020 a causa dell'emergenza sanitaria, per prendere parte ad una edizione così "essenziale" della tradizionale Fiera Nazionale della Trippa, fortemente voluta dal sindaco Paolo Montagna e dall'assessore Angelo Ferrero. Un'edizione essenziale nella doppia accezione del termine: essenziale perché l'iniziativa ben coglie l'anima della tradizione locale (non per niente l'appuntamento è stato inserito ufficialmente fra quelli istituzionali del Comune), ma essenziale anche perché, e bastava guardarsi intorno, nell'area antistante il foro boario quest'anno non vi erano bancarelle ma solo il gigantesco pentolone, che quest'anno compariva anche nel titolo ufficiale dell'evento, appunto "Il pentolone della Fiera Nazionale della Trippa". Ed il pentolone ha fatto da fil rouge, unendo idealmente l'edizione attuale a quella prima manifestazione del 1970 che si chiamava "Il pentolone in piazza" con la trippa distribuita nel centro storico. Quello stesso pentolone che ha attraversato indenne tre decadi di storia moncalierese, scampando fortunosamente anche al tragico rogo che ha distrutto a gennaio di quest'anno gran parte dell'azienda La Tripa d' Muncalè. E questo pentolone è davvero una macchina meravigliosa. Non è una semplice "pentola grande": ha dimensioni da record, un proprio forno a legna, un suo camino, un doppiofondo che contiene olio per distribuire uniformemente il calore, e soprattutto vede un affaccendarsi di cuochi che dalle cinque di mattino fino a mezzogiorno mescolano incessantemente quintali di ingredienti per dare vita alla deliziosa trippa alla savoiarda da gustare poi tutti assieme all'ora di pranzo in occasione di questa kermesse cittadina.



Una kermesse cresciuta col tempo e diventata, grazie alla lungimiranza di Paolo e Luca Casto - che ricordiamo con grande affetto - la più importante fiera del settore che oltrepassa i confini cittadini e regionali per affermarsi come un appuntamento autunnale a livello italiano. Oltre a questo, Moncalieri ha la fortuna non solo di avere fra le sue eccellenze gastronomiche il salame di trippa, un insaccato che si può solo trovare qui, alle porte di Torino, ma anche di ospitare dal 1969 proprio una confraternita, che raccoglie l'eredità della Magnifica Consorteria dei Trippai attiva fin dal medioevo, e che si fa carico di salvaguardare e tramandare la cultura della trippa e delle sue ricette tradizionali. Come ogni anno dunque, a garantire la qualità della preparazione erano presenti numerosi rappresentanti della Confraternita della Trippa di Moncalieri, con il Gran Priore Livio Poggio che ha sancito ufficialmente l'apertura della distribuzione di trippa con il tradizionale assaggio ed il suo esperto giudizio.



Una giornata come sempre memorabile dunque, grazie all'Amministrazione Comunale, ai numerosi volontari, agli organizzatori che ci hanno regalato nuovamente l'emozione di stare insieme in piazza a degustare una scodella di trippa fumante, ed alla coordinatrice dell'evento, Alessandra Bellino Roci dell'agenzia DieciCento Comunicazione, che da dietro le quinte ha gestito con professionalità l'aspetto pubblicitario e la logistica di tutto l'evento. L'appuntamento è al prossimo anno sempre immancabilmente il primo fine settimana di ottobre: vale la pena segnarselo fin da adesso sul calendario.

sabato 2 ottobre 2021

Sir Lampredotto



C'è Messer Lampredotto e Sir Lampredotto: il primo è un ristorante a Prato dal nome che è tutto un programma e che ancora devo visitare, l'altro invece è un piatto del ristorante torinese Touberi, locale caratterizzato da un menù (estivo) tutto a base di patate al forno, condite con gusto e fantasia. Trovandomi in zona per partecipare alla Fiera Nazionale della Trippa di Moncalieri, non potevo farmi sfuggire l'occasione di mangiare lampredotto anche decisamente fuori casa, abbastanza meravigliato di averlo trovato così lontano dai confini tradizionali. Ho quindi ordinato il "Sir Lampredotto", una patata "con lampredotto toscano dop e salsa verde fiorentina". L'abbinamento di lampredotto e patate è un classico, anche se la patata qui la fa da protagonista. La salsa verde aveva il pregio di pendere anche sul piccante, il che non guasta mai.



Dopo il breve escursus tra i sapori familiari ho chiuso infine volentieri con qualcosa di locale, ovvero tre mini-cannoli guarniti con salsa al barolo chinato e ripieni di crema di ricotta al bunet (il budino con amaretti tipico della pasticceria piemontese). Ed il tutto senza spendere una follia: lampredotto, birra e dolce, venti euro tondi tondi.

venerdì 1 ottobre 2021

Completa la tua collezione con gli sconti al 50%



Anche quest'anno in occasione della Giornata mondiale della trippa del 24 ottobre sarà possibile completare la propria collezione acquistando tutti i Quaderni di TroppaTrippa.com a metà prezzo (5 euro invece di 10). Per usufruire dell'offerta basta visitare la pagina speciale ed esclusiva, non raggiungibile dal sito di TroppaTrippa.com. L'offerta è valida fino a fine mese e come sempre le spese di spedizione sono incluse.

lunedì 27 settembre 2021

Domenica appuntamento a Moncalieri



Il sindaco Paolo Montagna, e l'assessore al commercio e alle fiere Angelo Ferrero hanno presentato oggi ufficialmente nella Sala dei Matrimoni del Comune di Moncalieri la manifestazione "Il pentolone della Fiera Nazionale della Trippa di Moncalieri" edizione 2021. La Fiera è un appuntamento molto atteso dalla popolazione ed è un evento istituzionalizzato che si colloca ogni anno il primo fine settimana di ottobre nel panorama fieristico autunnale della città alle porte di Torino. Quest'anno lo fa con un'edizione che punta dritto al cuore della Fiera e rende protagonista assoluto il pentolone, famoso per contenere quintali di trippa cucinata fin dalle prime ore dell'alba e poi distribuita a chi ne desidera assaggiare la bontà. La kermesse ha un valore importante per la cittadinanza e la sua organizzazione rappresenta una delle sinergie che si compiono a Moncalieri tra istituzioni, realtà territoriali ed eccellenze gastronomiche. Questa nuova e particolare edizione della Fiera si svolgerà questa domenica, 3 ottobre, nell'area del Palaexpo con il patrocinio ed un contributo economico dell'Amministrazione comunale.



Il programma prevede: (ore 11:30) cerimonia di inaugurazione del pentolone della Fiera Nazionale della Trippa di Moncalieri, alla presenza delle istituzioni civili e militari; (ore 12) assaggio della trippa da parte della Confraternita dla Tripa e delle istituzioni civili; (ore 12:30) distribuzione della trippa alla cittadinanza. L'evento proseguirà fino ad esaurimento della trippa nel pentolone. Quest'anno mancheranno le tradizionali bancarelle di contorno ma sono stati predisposti tavoli e panche per degustarla anche seduti in loco. Parte della trippa verrà data in beneficenza al Banco Alimentare, associazione che - attraverso la sua rete di assistenza - distribusce i pasti ricevuti a persone in difficoltà.

giovedì 23 settembre 2021

A Catanzaro una strada dedicata al morzello

Il morzello ("morzeddhu") che si mangia a Catanzaro non è solo una pietanza tipica, ma è un piatto antico dalle marcate radici popolari, quindi rappresentativo dell'identità e delle usanze di una intera comunità. La cucina catanzarese è fatta di tradizioni e rituali, più che di semplici ingredienti, e nasce il bisogno di difendere e di recuperare le ricette tradizionali, che insegnano a non sprecare e che non mancano mai di seguire il ritmo della natura e delle stagioni, soprattutto in un territorio come quello catanzarese che fa del cibo una delle tradizioni più sentite.



A sottolineare quanto sia sentita la tradizione, venerdì 24 settembre alle ore 17:30 in Vico Primo Piazza Roma a Catanzaro, si svolgerà la cerimonia di scopertura della targa "Ruga d'o morzeddhu". Un traguardo fortemente voluto dalla Antica Congrega Tre Colli di Catanzaro, e raggiunto dopo un iter amministrativo articolato, che rappresenta motivo di piena soddisfazione per l'associazione che si impegna nella difesa delle tradizioni gastronomiche territoriali e segnatamente catanzaresi. Come afferma il Presidente dell'associazione, Francesco Bianco "Il piatto principe della cucina catanzarese deve avere anche un presidio di forte riconoscimento fisico" e la strada scelta, non a caso, è quella nella quale per decenni ha avuto la sede una delle storiche putiche (trattorie) della città, quella di "Pepè u russu", al secolo Giuseppe Mangone, deceduto alcuni anni fa.



"È fondamentale" - prosegue Bianco - "promuovere con vigore le ricchezze della nostra tradizione, nella fattispecie gastronomica, soprattutto nel caso in cui le stesse si pongano su un piano di rilevanza qualitativa e di considerevole diffusione popolare. Ciò è, peraltro, fondamentale per alimentare l'interesse dei giovani, che saranno gli unici a potere proseguire su questo percorso".

sabato 18 settembre 2021

Perfetto anche per chi cambia idea

Il "don" o "donburi", che in giapponese significa letteralmente "scodella", è un piatto tipico della cucina del Sol Levante, costituito ingredienti lasciati bollire insieme e serviti sul riso. Si tratta di un piatto veloce da preparare e molto sostanzioso, che dispone di molte varianti. Una di queste varianti - un'altra delle graditissime fusion a base di trippa - è il "lampredotto don" ovvero una generosa ciotola di riso accompagnato dalla tipica frittata giapponese ed abbinata appunto al lampredotto di casa.



"Un viaggio di sapori vicini e lontani" avverte Toshi, il titolare del ristorante Ieie in borgo Pinti. Situato nel cuore di Firenze, nel quartiere di Sant'Ambrogio, Ieie è uno dei posti ancora autentici per chi ama la cucina giapponese più casalinga ed offre sushi, sashimi e (almeno da cinque anni a questa parte) il lampredotto.



Proprio di fronte a Ieie si trova la trattoria Accadì, stessa gestione ed una esperienza più che ventennale, che in questo periodo di distanziamento sociale mette a disposizione i propri locali per ospitare i clienti di Ieie. Una situazione perfetta anche per chi dovesse cambiare idea all'ultimo momento, visto che il menù della trattoria è invece tipicamente fiorentino e propone, tra le altre cose, trippa alla fiorentina, trippa ai fagioli, spingendosi fino agli spaghetti al lampredotto.





Il "lampredotto don" non ha deluso le aspettative, facendomi viaggiare dal familiare gusto del lampredotto bollito a quello leggermente dolciastro della frittata giapponese, con ginger marinato in salamoia a far virare decisamente il sapore del piatto sull'esotico.

venerdì 17 settembre 2021

Basta la trippa per fare una fiera



Sarà il gigantesco pentolone da Guinness dei primati a rappresentare quest'anno l'atteso appuntamento autunnale con la Fiera Nazionale della trippa di Moncalieri, in programma per domenica 3 ottobre alle porte di Torino. A causa del perdurare della pandemia, non ci saranno infatti le consuete bancarelle di contorno all'evento, nè le tavolate conviviali per degustare il tradizionale piatto sul posto, ma i quintali di deliziosa trippa alla savoiarda - preparati a cominciare dall'alba - saranno distribuiti esclusivamente in versione da asporto a tutti gli intervenuti. Il fulcro della manifestazione sarà la piazza del mercato del bestiame, adiacente all'ex foro boario (ora PalaExpo).

giovedì 9 settembre 2021

Ramen al menudo

Negli Stati Uniti sta apparentemente spopolando una nuova ricetta fusion: quella del "ramen messicano". Don Chon Menudo a Pacoima, nella contea californiana di Los Angeles, propone il "menudo ramen", ovvero una versione del loro popolare menudo rojo nella quale il mais bianco gigante detto "hominy" viene rimpiazzato dagli spaghetti tipici del ramen asiatico, prima di essere guarnito - come da tradizione - con lime, cipolla, origano e l'immancabile cilantro.



Il successo di questa contaminazione gastronomica fra le due culture è stato immediato, tanto che ora è stato lanciato sul mercato anche il "ramen messicano istantaneo", prodotto dalla Vida Food Group. Pure in questo caso si tratta di un abbinamento tra il piatto asiatico e quello messicano, anche se gli ingredienti non includono la trippa ma soltanto le spezie tradizionalmente utilizzate per preparare il menudo. Come per qualunque altra preparazione istantanea di ramen, per gustare una porzione di "Instant Mexican ramen" basta semplicemente aggiungere acqua bollente ed attendere qualche minuto.

mercoledì 4 agosto 2021

Il lampredotto alla coreana esiste

Il titolo potrà spiazzare alcuni ma i mandù ripieni di lampredotto gustati oggi a pranzo al "Pint of view" in borgo Tegolaio a Firenze, a due passi da piazza Santo Spirito, sono stati un ennesimo trionfo della fusion gastronomica tra il nostro quinto quarto e la cucina asiatica, intriganti elaborazioni dalle quali mi sono lasciato spesso tentare.



Aperto nel 2017 per arricchire il capoluogo toscano di un locale dove a birre di altissima qualità venisse abbinato dal mercoledì alla domenica un menù stagionale dal respiro internazionale, "Pint of view" dopo le iniziali proposte della giovane chef Yejin Ha vede oggi ai fornelli Michela Montaperto, che ha fatto sua l'impostazione di base aggiungendo un tocco di tradizione toscana. I mandù altro non sono che ravioli di origine coreana, cotti al vapore e proposti nelle versioni classiche con carne di maiale o verdure, ma anche con lampredotto al sugo, accompagnati da un paté di olive e mandorle che permette al piatto di potersi giustamente fregiare di essere "alla cacciatora". Consistenza perfetta, sapori di entrambe le tradizioni facilmente riconoscibili al palato: una bella scoperta a due passi da casa.



Visto che era sul menù, ho ordinato anche una porzione di trippa fritta con maionese al Laphroaig. Frittura croccante, non unta, perfetta. Mi aspettavo di sentire più marcatamente l'aroma del whisky scozzese nella salsa, ma il tutto era comunque delicatissimo e piacevole al gusto fino all'ultimo pezzetto. In abbinamento ho bevuto un bicchiere di "Che belle gose", birra italiana di ispirazione tedesca, aspra e dal retrogusto salato.

mercoledì 28 luglio 2021

Lampredotto al tramonto

Vero baluardo mugellano del lampredotto, Il chioschino del quinto quarto di Lorenzo Buccianti, da qualche anno a questa parte è l'unico che salvaguardia la tradizione della trippa in tutto il Mugello, spostandosi ogni giorno della settimana nei dintorni di Scarperia e non disdegnando la consegna a domicilio del vero cibo di strada fiorentino. Il punto di forza è e rimane il panino al lampredotto, ma nel suo menù si trovano anche altre specialità come trippa, nervetti e poppa.



In occasione del secondo appuntamento estivo del 2021, Aperitivo in pineta, Lorenzo ha riproposto l'abbinamento spritz-lampredotto da gustare - "stesi sulla coperta, al tramonto" - nel parco appena fuori il centro abitato di Scarperia. La coperta a dire il vero non me la sono portata, ma l'invito l'ho accolto volentieri, e dopo una deliziosa gita fuori porta in Vespa, ho potuto assaggiare la combinazione "diversa" su uno dei tavoli di legno disponibili nel parco. Al posto del panino ho però optato per il lampredotto al piatto, nelle due versioni, con patate e bollito con piccante e salsa verde. Un applauso per l'iniziativa, vera valvola di sfogo dopo una giornata di duro lavoro: godersi spritz e lampredotto all'ombra dei pini, baciato dal sole, senza più alcun dovere, libero di soffermarmi a gustare la cena letteralmente boccone dopo boccone (ed il lampredotto con patate era veramente delizioso!) è stato un toccasana per il corpo e per la mente.



(Poi ho dovuto constatare di non avere più l'età per sciropparmi, tra anda e rianda, un'ottantina chilometri in Vespa, ma questa è un'altra storia).

martedì 20 luglio 2021

Panino al seitanotto

Per assaggiare i piatti più disparati di trippa si può dire che abbia girato mezzo mondo. Oggi il dovere di cronaca mi ha portato dall'altra parte di Firenze, nella zona di Novoli, dove si trova il microristorante Olistic House. Questa startup innovativa, pensata come studio di trattamenti olistici nel quale il cibo viene condiviso come esperienza non violenta e sostenibile - alla guida di Ida e dello chef Tano, per i quali l'alimentazione rappresenta una reale possibilità di cambiamento per il pianeta - per la gioia di tutti i fiorentini vegani propone nientemeno che un panino al "seitanotto", ovvero un "lampredotto" di seitan ricavato dal glutine del grano.



Venirne a conoscenza e provarlo è stato ovviamente tutt'uno. Da vero fiorentino, scettico quanto basta, in tutta onestà non mi aspettavo niente di che, ma devo dire che, per essere uno che il lampredotto lo mangia e lo conosce - permettetemi - visceralmente, l'esperienza di gustare il panino col seitanotto è risultata quanto di più vicino ci si possa aspettare a quella a cui aspira. Il merito va tutto allo chef, che innamoratosi di Firenze proprio grazie ad un panino al lampredotto, dopo aver abbracciato la filosofia vegana ha trascorso anni a perfezionare questa preparazione per ringraziare e rendere omaggio al capoluogo toscano che lo accoglie. Non per niente il seitanotto viene presentato come "Impavida alternativa del leggendario panino fiorentino", un sottotitolo che la dice lunga sul rispetto che lo chef mantiene nei confronti del panino-simbolo di Firenze, che anche per lui resta comunque insostituibile.



Accomodatomi nel dehor esterno del 1960 Cafè Design - insolito "urban bar" che fa da cassa di espansione al microristorante, ed assieme al quale i proprietari della Olistic House stanno portando avanti una collaborazione non solo di ristorazione complementare ma anche di rivalutazione urbanistica della zona - ho ordinato dunque l'insolito panino abbinato alla sua bella fresca birra rigorosamente artigianale, che all'amaro delicato unisce il pregio della sostenibilità essendo realizzata sfruttando niente meno che energia geotermica. Lascio alla descrizione del menù il compito di presentare il panino al seitanotto, visto che racconta meglio di quanto potrei fare, la passione e la cura che lo chef Tano dedica alla preparazione di questa proposta:
Passerina poco bagnata fatta in house da “i' semellaio”, seitan sbucciato e massaggiato con olio di cocco bio e tamari, salsa verde e salsa pizzichente, accompagnato da patate rotte e infornate.
E l'avventura vegana è stata davvero coinvolgente, dalla simpatica presentazione nella gamella, al delizioso panino inzuppato ed incartato come si deve, con una base di familiarità garantita dalla salsa verde e da quella piccante. Il verdetto? Chi ha già mangiato un panino al lampredotto rimarrà leggermente spiazzato dal fatto che non sappia di lampredotto, tanto l'esperienza è vicina al quella del chiosco. Chi invece per scelta non mangia carne potrà finalmente condividere un momento così tipicamente fiorentino senza alcun rimpianto, se non quello che un panino al seitanotto finisce troppo presto.

venerdì 16 luglio 2021

Lampredotto alla diavola



Mi ci è voluto un po' - otto anni per la precisione - perché le stelle si allineassero e potessi finalmente gustare il lampredotto alla diavola proposto dalla Vecchia osteria del Nacchero. Il fatto che sia ancora sul menù a distanza di così tanto tempo è una chiara indicazione che non si tratta di un capriccio dello chef ma di uno dei cavalli di battaglia del ristorante fiorentino, accanto alle altre ricette casalinghe "alla vecchia maniera". Se vi piace il piccante giusto e non esagerato, ve lo consiglio vivamente.

lunedì 12 luglio 2021

Una copia del primo Troppa Trippa su eBay



Una copia originale del primo volume "Troppa Trippa", esaurito da anni, è apparsa oggi in vendita su eBay Italia. Il volume, come riporta la scheda, è in "condizioni molto buone, tracce d'uso e del tempo" ed è in vendita al prezzo di 9,99 Euro (più 4,99 Euro di spedizione postale). Ormai introvabile, nelle sue quasi duecento pagine contiene la storia dei trippai dall'antichità ad oggi, tantissime ricette, curiosità sulla trippa, notizie sulle confraternite italiane e straniere per la promozione della trippa nel mondo, la trippa nella poesia, nella letteratura e nei fumetti, modi di dire e proverbi sulla trippa e molto altro ancora.

lunedì 21 giugno 2021

Torna l'Evento Diffuso Gastronomico Moncalierese



Il sindaco di Moncalieri Paolo Montagna e l'assessore alle fiere e al commercio Angelo Ferrero hanno presenziato oggi alla conferenza stampa indetta per presentare ufficialmente l'Evento Diffuso Gastronomico Moncalierese, volto alla promozione delle eccellenze gastronomiche del territorio ed indetto con la collaborazione di Pro Loco Moncalieri. Dopo il buon successo dell'edizione autunnale, nei fine settimana del 26/27 giugno, 3/4 e 10/11 luglio, quella estiva offre degustazioni dei cibi tipici moncalieresi - trippa, salame di trippa, ravanello lungo e lardo di Moncalieri - con almeno un menu o due piatti dedicati nei ristoranti, pizzerie e bistrot che hanno aderito all'iniziativa. Tre finesettimana con protagonista il buon cibo, quindi, con la possibilità di pranzare e cenare in loco o di scegliere l'asporto o la consegna a domicilio. Gli ingredienti provengono dalle aziende specializzate locali che ne producono ed esportano quotidianamente i sapori: La Tripa 'd Muncalè, il Salumificio del Castello, l'Associazione Macellai di Moncalieri e le aziende agricole del territorio. Moncalieri apre quindi una nuova stagione di promozione delle sue eccellenze gastronomiche: con la Fiera Nazionale della Trippa e la Fëra dij Subièt e Sua Maestà il Bollito hanno il loro punto forte in autunno, ma sono anche protagoniste di menù e piatti estivi da far leccare i baffi!

sabato 12 giugno 2021

Compleanno a tutta trippa



Cosa c'è di meglio che festeggiare il proprio compleanno con un bel piatto di trippa? Se il piatto in questione però si chiama "Trippa per la Stella" attenzione: è facile montarsi la testa e pensare che sia stato appositamente preparato per celebrare la star della giornata, il sottoscritto per l'appunto. Il gustoso tegamino di trippa al sugo viene proposto dall'osteria Ribeo situata in via Bonifacio Lupi, una traversa di via San Gallo a Firenze. Nel suo menù, che si articola su piatti realizzati con molta attenzione ai particolari, la trippa per la Stella è il vero cavallo di battaglia, una ricetta la cui preparazione unisce la qualità delle materie prime all'innovazione che caratterizza la storia dei Tancredi, famiglia di macellai fiorentini che da sempre mantengono viva la tradizione toscana delle frattaglie. Festeggiando in famiglia nell'accogliente giardinetto appartato, anch'io - con un buon bicchiere di rosso toscano - ho voluto dunque assaggiare questa specialità: servita in una pentolina individuale e dunque piacevole agli occhi fin da subito, la trippa non ha affatto deluso le aspettative rivelandosi anche al palato tanto delicata quanto deliziosa. Ma perché "della Stella"? La domanda era d'obbligo, e la gentile padrona di casa, Beatrice, ha subito spiegato: si tratta di una ricetta appositamente studiata per un'amica che non osava assaggiare la trippa, sicura che non le sarebbe piaciuta. Partendo dalla classica trippa alla fiorentina, i miglioramenti apportati alla ricetta di Ribeo sono risultati più che validi tanto da deliziare la destinataria di questa preparazione e guadagnarsi un posto ufficiale sul menù. Una storia a lieto fine dunque, e ci piace pensare che dopo avere assaggiato questa versione, Stella non abbia più smesso di mangiare trippa.

sabato 5 giugno 2021

Ocio, arriva il lampred'ocho!



Non prendete appuntamenti per questo fine settimana perché domenica 6 giugno al ristorante Il Chiringuito dei Renai - la vera anima (dello Stato Libero) del Parco dei Renai con la sua accogliente terrazza vista lago - si festeggia il Lampredotto Day. In questa occasione lo chef Gabriele Andreoni - ovviamente istigato da Marco Giangrasso - propone nel pomeriggio (dalle ore 16:30 fino ad esaurimento) una merenda col classico panino al lampredotto, ribattezzato per l'occasione "panino del re", ed il non convenzionale "Firenze + Spilinga" (panino al lampredotto alla 'nduja con cipolla fresca di Tropea). La sera poi nel ristorante (dalle 19:30 in poi) possibilità di gustare "gli speciali" ovvero la "lamprelasagna" con sfoglie di pasta fresca intercalate da lampredotto in zimino di bietole e l'inedito "lampred'ocho" ovvero un taco di lampredotto alla piastra in una croccante cialda di farina di mais con mela verde, cavolo viola, cipollotto arrostito e salsa verde.

mercoledì 2 giugno 2021

Trippa a Bientina



Oggi 2 giugno e poi ancora domenica 6 e domenica 13 giugno l'associazione Sextum Bientina organizza la prima edizione della Festa della zuppa, trippa e coniglio fritto con un menù che propone tra le altre specialità anche trippa al sugo. Il ristorante - situato presso il campo sportivo di Bientina (Pisa) - è aperto solo per pranzo e previa prenotazione chiamando il 347.0806375.

venerdì 28 maggio 2021

Il kit perfetto



L'ormai popolare "Lampredotto Box" che il ristorante macelleria Porcavacca propone nel suo negozio online è ora disponibile anche in edizione limitata: all'interno della scatola, assieme a tutti gli ingredienti per preparare in un attimo il panino più famoso di Firenze, anche una copia omaggio del quaderno "Ricette col lampredotto".

giovedì 27 maggio 2021

Ad ognuno il suo panino



A fare da contraltare al panino al lampredotto fiorentino, l'osteria pizzeria Spartaco di Roma, accanto alla tradizionale trippa alla romana presentata con tutti i crismi, propone anche un'originale trippa nel panozzo, ovvero trippa alla romana ma servita in "uno scrigno di pane croccante e goloso": una appassionante e riuscitissima fusion tra uno dei piatti principe della Capitale ed la tipica specialità campana di Gragnano. Ad ognuno il suo panino!

sabato 22 maggio 2021

Ricette africane di trippa in offerta al 50%



Il 25 maggio di ogni anno si festeggia l'Africa Day, ovvero la Giornata dell'Africa. In quello storico giorno del 1963 infatti i leader di trenta dei trentadue Stati indipendenti del continente fondarono l'Organizzazione dell'Unità Africana, quella che poi dal 2002 divenne l'odierna Unione Africana. Per celebrare questa ricorrenza il quaderno "Ricette africane di trippa" viene offerto da oggi al 25 maggio a metà prezzo (5 euro, spese di spedizione incluse): basta cliccare qui per non perdere questa offerta a tempo. Nella pagina dell'offerta vengono riportate anche un paio di ricette africane di trippa.

giovedì 13 maggio 2021

Tre giorni di lampredotto



Promosso da I love Bientina ed organizzato in collaborazione con Millante Eventi, da venerdì 14 maggio nelle piazze dei borghi di Bientina, in provincia di Pisa, inizia il "Festival Market Food", un fine-settimana dedicato al cibo di strada con lampredotto ed altre proposte tipiche come coccoli, hamburger di Angus, patate farcite, polenta, prelibatezze siciliane, pastrami, porchetta, salsiccia medievale, primi piatti e panini al tartufo, pizza cotta a legna, poke hawaiiano e molto altro ancora, sempre con l'immancabile birra alla spina. Naturalmente si potrà mangiare all'aperto con tavoli distanziati e sanificati oppure passare a prendersi qualcosa da gustare a casa in totale tranquillità. La tre giorni bientinese del cibo di strada osserverà i seguenti orari: venerdì dalle ore 18 alle ore 22, sabato e domenica dalle ore 12 alle ore 22.