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martedì 19 ottobre 2021

Ritorna la cisrà a Dogliani



Martedì 2 novembre si rinnova a Dogliani, in provincia di Cuneo, il tradizionale appuntamento con la Fiera dei Santi e la cisrà, saporita zuppa a base di trippa, ceci e molte verdure autunnali, preparata secondo una ricetta antica (e segreta) tramandata da generazioni. Per trovare le origini della cisrà bisogna infatti risalire indietro nel tempo: si racconta che, in occasione della Fiera dei Santi, i pellegrini e i fedeli che percorrevano a piedi chilometri per partecipare alle funzioni religiose e all’ultimo mercato prima del periodo invernale, potevano rifocillarsi con una tazza calda di questa minestra offerta loro dai membri della Confraternita dei Battuti. Questa tradizione, in uso fin dal 1600, ha dato via via origine a una fiera di livello nazionale che si ripete ogni anno. Spiegano dal Comune di Dogliani:
"Dopo un anno di stop forzato a causa della pandemia, che ci ha costretto a rinunciare alla cisrà, che coinvolgeva un gran numero di cittadini e visitatori, torna il 2 novembre uno degli eventi più attesi in Langa. Abbiamo dialogato con chi da anni cura la preparazione della cisrà e abbiamo deciso insieme che non si poteva rinunciare a questo appuntamento che lega la tradizione e le persone contribuendo a creare senso di comunità. L'evento sarà gestito nel rispetto delle norme sanitarie sia con la distribuzione della cisrà da asporto, che potrà essere consumata a casa, sia in piazza sotto l'antica Ala Mercatale dove - dalle ore 8:30 del mattino fino ad esaurimento - si potrà gustare il fumante piatto accompagnato da un bicchiere di Dogliani Docg. Non mancheranno alcune interessanti proposte culturali per scoprire le bellezze artistiche, architettoniche e le curiosità storiche di Dogliani".
Dal 31 ottobre al 7 novembre poi si celebra la "Settimana gastronomica della cisrà" con possibilità di trovare questo gustoso piatto anche presso questi locali doglianesi: Il verso del ghiottone (tel. 0173.742074), Osteria Battaglino (tel. 0173.742089), Da Aldo (tel. 0173.70588), Enolocanda del tufo (tel. 0173.70692), La locanda del sorriso (tel. 0173.066351), Osteria dei Binelli (tel. 334.7546594), Osteria vineria Il torchio (tel. 366.4365793), Pizzeria ristorante La lanterna (tel. 0173.71261), Trattoria La dolce vite (tel. 380.2443530), Leon d'oro (tel. 333.5202185), Ristorante pizzeria Il faro (tel. 0173.721086), Casarico Connubio (tel. 0173.70168), Caffè della Riviera (tel. 0173.737032), Cafè de la Paix (tel. 0173.216767), Caffè 9.2 (tel. 0173.743536), Gli Aristopiatti (tel. 0173.70719, solo asporto), Gastronomia macelleria Doglianese (tel. 0173.742548, solo asporto).

lunedì 25 novembre 2019

Serata con trippa, porri e fagioli



Il Guitar Pub di Genola, in provincia di Cuneo, propone per venerdì 29 novembre alle ore 20, una cena a base di trippa, porri e fagioli "all'insegna della leggerezza" con porzioni da mezzo chilo al prezzo di nove euro. Le prenotazioni sono obbligatorie (tel. 349.4631213).

lunedì 18 novembre 2019

La trippa di nuovo a Racconigi



Torna a Racconigi, in provincia di Cuneo, l'annuale appuntamento con "Racconigi in trippa" che quest'anno si aprirà alle ore 20 del 29 e del 30 novembre con la cena "La De.Co. in trippa" presso il salone dell'ex cinema San Giovanni. In queste due occasioni conviviali sarà possibile non soltanto gustare un ghiotto passato di verdure con trippa, ma anche altri prodotti tipici del territorio e le specialità gastronomiche di Racconigi: real cappone, real biscotto, e more di gelso.

lunedì 4 novembre 2019

Il panino al langotto

Ben vengano le contaminazioni gastronomiche se la "fusion" avviene tra il panino al lampredotto ed i tradizionali sapori della Langa piemontese. L'occasione per gustare l'innovativo "panino al langotto" (simpatico neologismo ottenuto combinando "langa" e "lampredotto") è stata offerta dai ragazzi della Macelleria Doglianese, che è anche salumeria e gastronomia, in occasione della Fiera dei Santi di Dogliani del 2 novembre. Una volta entrati in possesso del lampredotto - di fatto sconosciuto in questa regione - lo hanno fatto bollire in un ricco brodo insaporito dal tripudio di verdure solitamente usate nella preparazione della cisrà per proporlo poi "alla fiorentina", ovvero nel panino (servito volendo con un po' di piccante, ma rigorosamente bagnato nel brodo di cottura), sebbene con interessanti concessioni appunto ai sapori locali, nella fattispecie quelli dei condimenti più famosi come il bagnetto verde e la bagna càuda.





Ricetta nata nel XIX secolo alla corte di re Carlo Alberto per insaporire la carne, il "bagnet verd" - oggi uno dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (P.A.T.) - è una tipica salsa piemontese a base di prezzemolo, aglio e acciughe sotto sale, che si accompagna tipicamente al bollito. Il "panino al langotto con bagnet verd" ha dunque regalato sensazioni simili a quelle conosciute ed apprezzate nel panino fiorentino originale, visto che già dal primo morso ha riportato subito alla mente il sapore della più tradizionale salsa verde.



Ben differente è risultato invece al palato l'assaggio dell'indovinato "panino al langotto con la bagna càuda". Salsa tipica autunnale che si racconta venisse preparata per ricompensare i vendemmiatori del lavoro prestato, e quindi "di stagione", la bagna càuda è una preparazione che si ottiene con un trito di aglio e acciughe dissalate e diliscate, il tutto fatto sciogliere a fuoco lento in olio extravergine d'oliva. A dispetto degli ingredienti per così dire "forti", la bagna càuda ha impreziosito questo insolito panino al lampredotto esaltandone il gusto a tutto tondo che ha decretato a pieno il successo dell'esperimento.



Allestito nel cortile sul retro del negozio, il "banchino del trippaio" doglianese ha riscosso notevole successo ed un alto indice di gradimento per la saporita novità, complice anche il prestigio della Macelleria Doglianese, già rinomata per le sue preparazioni gastronomiche come la trippa in umido doglianese, la finanziera di frattaglie, e ovviamente la cisrà.

domenica 3 novembre 2019

Una bella ciotola di trippa calda

Sabato 2 novembre ennesima, gloriosa tappa del "Tour de tripe"® con sosta doverosa stavolta in quel di Dogliani, in provincia di Cuneo, dove ogni anno si celebra la Fiera dei Santi con l'attesa distribuzione della cisrà. La preparazione di questa zuppa a base di trippa e "cisi" (ceci rotti tradizionalmente rimasti invenduti) è cominciata già dal giorno precedente, con numerosissimi volontari di tutte le associazioni locali (Pro loco Dogliani, Pro loco Castello, Protezione Civile, Alpini, Bersaglieri, Cacciatori, Rugbisti, Centro dei mussulmani, Volontari 118, Vigili del Fuoco, Volontari San Giuseppe, e Dogliani Eventi) che si sono avvicendati prima nella pulizia e preparazione delle verdure, quindi - fin dalle primissime ore del mattino - nell'incessante mescolare la cisrà cucinata in ventidue pentoloni da centocinquanta litri (circa duecento porzioni di trippa ciascuno se non ricordo male).











La coda di coloro che volevano acquistare la cisrà si è formata già dalle prime ore del mattino - alle sette e mezzo vi erano almeno un paio di dozzine di persone in attesa - chi con la pentola a pressione di casa o altri contenitori adatti all'asporto, chi invece pronto ad assaporare una ciotola fumante all'interno della tensostruttura eretta nella piazza dietro la chiesa della Confraternita dei Battuti. La distribuzione è proseguita tutta la mattina fino ad esaurimento e la zuppa di trippa, preparata secondo l'antica ricetta che solo le cuoche locali conoscono, ha ancora una volta degnamente rappresentato la tradizionale accoglienza doglianese.



Si narra infatti che a partire dal Seicento a Dogliani i membri della Confraternita dei Battuti offrissero una ciotola fumante di cisrà a chi, stanco ed affaticato, giungeva alla Fiera dei Santi dopo aver percorso a piedi lunghissime distanze per partecipare alle funzioni religiose ed all'ultimo mercato prima della stagione invernale.



Dopo essermi gustato anch'io una ciotola di cisrà - accompagnata ovviamente da un bicchiere di vino Dogliani Doc - ho visitato in anteprima la chiesa della Confraternita, edificio sacro in barocco piemontese, sede dei confratelli e foresteria nella quale ha avuto origine la tradizione della distribuzione di trippa ricordata ogni 2 novembre.







C'è comunque ancora tempo per gustare la cisrà: fino al 10 novembre infatti la saporita zuppa viene offerta nelle osterie, locande, trattorie e ristoranti di Dogliani appaiata a menù che propongono piatti legati alla tradizione autunnale di Langa.

domenica 20 ottobre 2019

A Dogliani cisrà alla Fiera dei Santi



Il 2 novembre Dogliani apre le porte alla cisrà e alla Fiera dei Santi. In questo angolo di Langa in provincia di Cuneo, le colline di vigneti stanno cambiando i loro colori, diventando più caldi, ed invogliano i palati a gustare i piatti della tradizione, che in questo periodo sono tanti e dai sapori decisi. Protagonista indiscussa, che rende la manifestazione nota a livello nazionale, è sicuramente l'immancabile cisrà, la minestra di trippe e ceci realizzata secondo un'antica ricetta e distribuita sotto l'ottocentesca ala mercatale, ricordo di un'antica tradizione. A partire dal Seicento, infatti, si racconta che proprio a Dogliani, durante la Fiera dei Santi, i membri della Confraternita dei Battuti fossero soliti offrire una ciotola fumante di questa zuppa ai fedeli, stanchi ed affaticati, che giungevano alla fiera dopo aver percorso a piedi lunghissime distanze per partecipare alle funzioni religiose ed all'ultimo mercato prima della stagione invernale. Una folla numerosa proveniente da tutta la regione percorre, ancora oggi, la lunga fila in attesa delle fumanti tazze di terracotta con la famosa cisrà, preparata secondo l'antica ricetta che solo le cuoche locali conoscono. La bontà di questo prodotto è dovuta all'impegno di tanti volontari che per giorni si avvicendano nei preparativi, al clima di buona compagnia, ai positivi umori e anche ad un po' di goliardia che fa sì che fin dall'una di notte i doglianesi si alternino ai pentoloni per rimestare la profumata minestra. Gli ingredienti sono eccellenze del gusto che questa terra produce, perché provengono direttamente dagli orti dei produttori che partecipano al Mercato dei Contadini delle Langhe, tra i quali non possono mancare i famosi ceci di Nucetto. A partire dalle prime ore del mattino un inebriante profumo di minestra invade le vie del paese e richiama i primi visitatori ad avvicinarsi: diviene quasi obbligo sedersi sotto l'ala a gustare la calda scodella di cisrà accompagnata da un bicchiere di vino Dogliani Docg dei produttori della Bottega del Vino. Ogni anno è possibile acquistare la scodella, pezzo da collezione, che è l'utensile tipico nel quale viene servita questa minestra, realizzata dalle Ceramiche Besio. Una grande fiera commerciale destinata all'ambulantato, con più di trecento espositori, anima tutte le vie del borgo. L'antica zuppa rimarrà poi ancora protagonista per un'intera settimana dedicata alla cisrà presso i migliori ristoranti di Dogliani e durante l'Itinerario dell'enovago.

martedì 10 settembre 2019

Insalata di trippa villanovese



Sono giornate di vigilia per la tradizionale Festa dell'Addolorata che alzerà ufficialmente il sipario giovedì 12 settembre con "MangiarVicino, degustiamoci attorno". La serata, che rappresenta il consueto e doveroso omaggio al presidente onorario della locale condotta Slow Food, Gianni Ferrero, prematuramente scomparso, aprirà il cartellone degli eventi che il Comune di Villanova Mondovì, in provincia di Cuneo, ha in programma. Primo attore di "MangiarVicino" sarà la Confraternita della trippa e della rustìa (tel. 338.1166228), organizzatore dell'evento. Presso il cortile del municipio, in via Orsi, a partire dalle ore 20, andrà in scena un "gran buffet" con le eccellenze del territorio: dall'insalata di trippa villanovese al filetto di trota salmonata affumicata, dallo speck d'la crota alla ricca minestra di castagne-patate al latte, alla robiola ed al fiordilatte e, per finire, dalla torta di farina di castagne e farina di mais alle frittelle di mele villanovesi. Il tutto accompagnato dai vini di Burdisso e dalla birra villanovese Alabuna. La degustazione costa 12 euro (bevande escluse). Un ricco calendario condurrà durante la settimana alla Festa dell'Addolorata, la festa patronale che avrà nella rassegna zootecnica "Muu" di lunedì 16 settembre l'evento-clou: in questa occasione sono attese presenze di allevatori da tutta la "Granda", pronti a contendersi l'ambito titolo di "Vacca regina". "La Festa dell’Addolorata" - commenta il sindaco Michelangelo Turco - "si pone come evento vetrina per le grandi eccellenze del Monregalese. Rinomate produzioni che troveranno ampia visibilità negli eventi nati dalla collaborazione con partner d'eccezione che continuano al nostro fianco in questo processo di sensibilizzazione collettiva".

mercoledì 19 dicembre 2018

Ancora trippa fino alla fine dell'anno



La manifestazione "Racconigi in trippa" si è conclusa domenica scorsa, ma alcuni ristoranti della cittadina cuneese continuano ad offrire menù speciali a base di trippa per tutto il mese di dicembre. Ecco l'elenco completo. Ristorante pizzeria La Tortuga (via G. Romita 38, tel. 0172.85888): focaccia con trippa di Moncalieri, trippa con bagnetto verde, insalata fredda di trippa; Vineria ristorante El Quartin (via L. Garello Ferrari 16, tel. 0172.85606): trippa alla savoiarda, trippa e fagioli alla contadina, busecca; Ristorante Da Mosè (corso Principi di Piemonte 40, tel. 0172.86474): insalata di trippe, antica minestra di trippe alla racconigese; Caffè Carlo Alberto (piazza Carlo Alberto 12, tel. 331.2032971): pasta al ragù di trippa, trippa alla piemontese, trippa in umido, ed a cena pizza alla trippa, panozzo alla trippa, trippa alla Carlo Alberto.

martedì 18 dicembre 2018

Racconigi in trippa

Nelle fredde e nebbiose giornate invernali, per le vie di una Racconigi di qualche tempo fa, aleggiava ìntenso l'odore della trippa, cucinata nelle tante osterie per i contadini ed i garzoni che si recavano in città dalle campagne circostanti per sbrigare qualche commissione o affare, mescolandosi agli artigiani ed operai dei setifici, abituali frequentatori di questi antichi luoghi di incontro, e che ne consumavano una porzione a qualsiasi ora del giorno e della notte, accompagnata da qualche bicchiere di vino. Alla trippa non resistevano però neanche i borghesi, che la potevano trovare nei più titolati ristoranti che la offrivano. Il culmine si raggiungeva il giorno della Fiera di Santa Lucia, istituita formalmente dal Re Carlo Alberto con Regio Decreto in data 6 maggio 1862, famosa in tutto il Nord Italia per la compravendita dei capponi. In questa occasione nella cittadina cuneese la trippa ed il cappone si mescolavano benissimo, dando origine a piatti succulenti. A memoria di un passato non poi così lontano, l'Amministrazione comunale ha deciso di riproporre la trippa, come prodotto legato al territorio ed alla cultura non solo culinaria della città, organizzando "Racconigi in trippa" dal 13 al 16 dicembre.



Giovedì nell'ambito della Fiera vi è stata la distribuzione della tradizionale minestra di trippa a pranzo mentre la sera si è tenuta una sfida culinaria tra i borghi racconigesi; venerdì cena con menù dedicato (trippa in bellavista al pepe verde, peperoni al forno con bagna cauda alla trippa, risotto con porri e trippa, passato di verdure con trippa, cosciotto alle castagne con trippa fritta). Sabato è stata la volta del gemellaggio gastronomico nella Sala consiliare ed a seguire sotto il tendone in piazza Vittorio Emanuele "Gran galà della trippa" (fettine di salame di trippa con salsa capponata, strudel di porri, zucca e trippa con crema al gorgonzola, penne alla carbonara di trippa, passato di verdure con trippa, capocollo al forno con trippa fritta). "Racconigi in trippa" si è conclusa domenica con la possibilità ancora una volta di acquistare la minestra di trippa.

martedì 23 ottobre 2018

Quattro secoli di cisrà a Dogliani

Da oltre quattro secoli a Dogliani, in provincia di Cuneo, il 2 novembre si ripete la tradizione della cisrà, antichissimo piatto unico, povero ma molto nutriente, a base di trippa, ceci e tante altre verdure del territorio, cotte a fuoco lento per tutta la notte e servite fumanti, a partire dall'alba del giorno dopo, in tradizionali scodelle di ceramica. Un'esperienza unica di sapori e un tuffo in un passato che si può far risalire al 1600 quando i pellegrini che percorrevano le strade di Langa per partecipare alle celebrazioni del giorno dei morti e all'ultimo mercato prima del periodo invernale, potevano rifocillarsi con una calda scodella di minestra servita dai Confratelli dei Battuti che operavano presso la Confraternita del Santissimo Nome di Gesù e del Santo Crocefisso. Questa tradizione, ha dato origine alla Fiera dei Santi, una fiera di livello nazionale che si ripete ogni anno. Per preparare e servire la cisrà gli abitanti di Dogliani si alternano dal primo mattino per rimestare nei pentoloni questa deliziosa zuppa autunnale. Le verdure che compongono questo piatto, sono le eccellenze del gusto che questa terra produce, perché provengono direttamente dagli orti dei produttori del Mercato dei Contadini delle Langhe e tra gli ingredienti, non possono certo mancare i farinosi ceci di Nucetto, le zucche di Piozzo e i porri di Cervere. L'antica ricetta della cisrà è gelosamente custodita dalle massaie doglianesi ed i fortunati visitatori potranno deliziarsi fin dalle prime ore del mattino, gustando la famosa zuppa in fumanti tazze di terracotta.



Questo il programma Fiera dei Santi. Venerdì 2 novembre: dalle ore 8:30 sotto la tensostruttura di piazza Martiri della Libertà la distribuzione della cisrà accompagnata dalle degustazione di Dogliani Docg curata dai produttori delle Bottega del Vino Dogliani Docg. La distribuzione avverrà fino al tardo pomeriggio salvo esaurimento delle scorte. Possibilità di scegliere il menu più ricco composto da cisrà, affettati (salame cotto, salame crudo, pancetta), tuma di Murazzano, torta di nocciole e bunet. Per tutto il giorno, la grande Fiera Commerciale destinata all'ambulantato, con più di trecento espositori che affolleranno la parte bassa del paese, il Borgo. Sotto l’ala mercatale si svolgerà il Mercato dei Contadini delle Langhe e dei produttori agricoli. Alle ore 16:30 visita guidata del docente Claudio Daniele alla Chiesa della Confraternita dei Battuti (monumento nazionale del Barocco Piemontese), presso la quale, dal 1600, ha avuto origine la tradizione di distribuire la cisrà ai pellegrini di Langa. Sabato 3 novembre: dalle ore 21 alle 23 passeggiata gotica notturna a lume di candela dedicata a "Fantasmagorie, mostri e vampiri: le tenebrose notti di Byron, Mary Shelley e John William Polidori". G.B. Schellino nasce lo stesso anno di pubblicazione del "Frankenstein" di Mary Shelley. Sarà un caso? Lo potrete scoprire durante una breve passeggiata con partenza dal Cimitero monumentale di Dogliani nella suggestione notturna del lume di candela. Conduce l'evento Jennifer Radulović, storica e divulgatrice, che racconta un percorso appassionante tra letteratura gotica, storia e scienza, libri stravaganti, fatti impressionanti e scoperte scientifiche spaventose. Organizzata dal Circolo del Gotico in collaborazione con il Comune di Dogliani nell'ambito del progetto il CuNeogotico (quota di partecipazione 10 euro a persona, comprensivi di candela e flambeaux, prenotazione obbligatoria telefonando al 391.7487663). Sabato 10 novembre: dalle ore 20 alle 23 "Itinerario dell'enovago", veglie in alcune delle più prestigiose cantine del territorio degustando cisrà, piatti tipici, sorseggiando Dogliani Docg, al ritmo di coinvolgenti spettacoli: La Fusina (tel. 0173.70488) cisrà, battuta al coltello, flan di zucca con salsa rosa, cotechino con fonduta, controsella di vitella alla salsa di nocciole, bunet, panna cotta; Azienda agricola Romana Carlo (tel. 0173.76315) cisrà, ravioli con crema di zucca e cotto croccante, “sautisa en bagna” con patate e cipolle, crêpes con crema di cioccolato, pere e amaretti; Azienda agricola Zabaldano Marco (tel. 0173.70575) cisrà, tajarin ai tredici rossi d'uovo con funghi porcini, plin ai tre arrosti con ragù di carne di razza piemontese, stracotto di bue al Dogliani Docg con polenta, tiramisù e castagne alla vecchia maniera. Dal 2 all'11 novembre: "Quinto quarto", proposta di piatti legati alla tradizione e all'uso dei tagli poveri nella cucina di Langa presso il ristorante Il Verso del Ghiottone (tel. 0173.742074); "I classici", proposta di tre menù dedicati ai classici della gastronomia piemontese: la cisrà, il bollito e la finanziera presso l'Osteria Battaglino (tel. 0173.742089); "Settimana gastronomica della cisrà" presso i ristoranti: Da Aldo (tel. 0173.70588), 400 Dogliani Trading Post (tel. 0173.70440), Enolocanda del Tufo (tel. 0173.70692), L'Acciuga nel bosco (tel. 0173.70020), La Locanda del sorriso (tel. 0173.066351), Osteria dei Binelli (tel. 0173.70180), Pizzeria ristorante La Lanterna (tel. 0173.71261), Osteria vineria Il torchio (tel. 366.4365793), Trattoria La Dolce Vite (tel. 380.2443530). Anche quest'anno sarà possibile acquistare la scodella realizzata dalle Ceramiche Besio che quest'anno sarà decorata di giallo. Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi all'Ufficio Turistico di Dogliani (tel. 0173.70210, tel. 0173.742573, tel. 339.7790805).

martedì 11 settembre 2018

Minestra di trippe a Villanova



Si è aperta ieri l'anteprima della Festa dell'Addolorata, tradizione secolare che, anche quest'anno, dal 13 al 17 settembre, brilla nel calendario degli eventi del Comune di Villanova Mondovì, in provincia di Cuneo. Sette giorni di festa per l'intera comunità, un vero e proprio crescendo in vista dell'appuntamento centrale: la rassegna zootecnica "Muu", in programma lunedì 17 settembre e giunta alla trentunesima edizione, occasione per valorizzare le produzioni bovine di tutto il territorio monregalese. Sono, infatti, numerosi gli allevatori di bestiame che, in queste ultime giornate estive, abbandonano gli alpeggi in favore dei ricoveri di pianura, un cammino che, da oltre trent'anni, fa tappa a Villanova Mondovì per una giornata di festa e di incontro. Oltre cento i capi di bestiame provenienti da tutta la "Granda", che si contenderanno l’ambito titolo di "vacca regina", oltre ad una lunga lista di premi che daranno risalto all'unicità della razza locale: la fassona piemontese, caratterizzata dalla presenza di un’ipertrofia muscolare della coscia detta anche "doppia coscia". Saranno numerosi gli appuntamenti della giornata di lunedì 17 settembre, e tra questi la possibilità di degustare la tradizionale minestra di trippe proposta dalla Confraternita della Trippa e della Rustìa sin dall'alba.

giovedì 19 ottobre 2017

Autunno di Langa con cisrà



Dogliani si sta preparando per uno degli appuntamenti più attesi e particolari dell'autunno di Langa: si tratta della distribuzione della tradizionale minestra di trippe e ceci chiamata "cisrà" e della Fiera dei Santi che si svolgerà, come ogni anno, il 2 novembre. Si racconta che fin dal 1600, in occasione della fiera, i pellegrini e i fedeli che percorrevano a piedi chilometri per partecipare alle funzioni religiose e all'ultimo mercato prima del periodo invernale, potevano rifocillarsi con una tazza di questa minestra di trippe e ceci offerta loro dai membri della Confraternita dei Battuti. Per cucinare e servire la cisrà - preparata secondo una centenaria ricetta custodita gelosamente dalle massaie doglianesi - gli abitanti della città piemontese in provincia di Cuneo si alternano dal primo mattino per rimestare nei pentoloni questa deliziosa zuppa autunnale. Le verdure che compongono questo piatto, sono le eccellenze del gusto che questa terra produce, perché provengono direttamente dagli orti dei produttori del Mercato dei Contadini delle Langhe e tra gli ingredienti si trovano i farinosi ceci di Nucetto, le zucche di Piozzo e i porri di Cervere. Tra le novità di questa edizione, ci sarà appunto un gemellaggio culinario proprio con la Fiera del porro di Cervere, che sarà presente a Dogliani con il suo piatto più rappresentativo, il "pastis 'd Cesca", carne cruda insaporita con porro di Cervere ed altre prelibatezze autunnali. La distribuzione della trippa comincerà alle ore 8:30 di mattino in piazza Martiri della Libertà, accompagnata dalla degustazione di vino Dogliani Docg, e continuerà fino ad esaurimento delle scorte. Anche quest'anno sarà possibile acquistare la scodella appositamente realizzata nella quale viene servita questa minestra di trippa. Si potrà infine continuare a degustare la cisrà sabato 4 novembre in occasione dell'Itinerario dell'enovago. Per maggiori dettagli basta rivolgersi all'Ufficio turistico (tel. 0173.70210, tel. 0173.742573, tel. 339.7790805) o visitare il sito www.comune.dogliani.cn.it.

martedì 25 ottobre 2016

Tutto pronto per la cisrà di Dogliani



Dogliani si sta da qualche giorno preparando per uno degli appuntamenti più attesi e particolari dell'autunno di Langa. Si tratta della Cisrà e della tradizionale Fiera dei Santi che si svolgerà come ogni anno il 2 novembre in provincia di Cuneo. Per trovare le origini della cisrà bisogna risalire indietro nel tempo; infatti si racconta che, in occasione della Fiera dei Santi, i pellegrini ed i fedeli che percorrevano a piedi chilometri per partecipare alle funzioni religiose e all'ultimo mercato prima del periodo invernale, potevano rifocillarsi con una tazza di questa minestra di trippe e ceci offerta loro dai membri della Confraternita dei Battuti. Questa tradizione, in uso fin dal 1600, ha dato origine ad un appuntamento che si ripete ogni anno. La centenaria ricetta, custodita gelosamente dalle massaie doglianesi, viene servita entro fumanti tazze di terracotta. Per preparare e servire la cisrà gli abitanti di Dogliani si alternano sin dalle prime ore del mattino per rimestare nei pentoloni questa deliziosa zuppa autunnale. Le verdure che compongono questo piatto, sono le eccellenze del gusto che questa terra produce, perché provengono direttamente dagli orti dei produttori che partecipano al Mercato dei Contadini delle Langhe e tra gli ingredienti, non possono certo mancare i farinosi ceci di Nucetto, i porri di Cervere e le zucche di Piozzo. Per il programma completo basta contattare il locale Ufficio turistico (tel. 0173.70210, tel. 0173.742573, tel. 339.7790805).

martedì 3 novembre 2015

C'è ancora tempo per un piatto di cisrà

Lunedì 2 novembre si è conclusa con successo la tradizionale Cisrà 2015 inserita nell'ambito della Fiera dei Santi. Sotto la tensostruttura di piazza Martiri della Libertà a Dogliani (Cuneo) si sono consumati, in poco più di quattro ore, circa 15 quintali di cisrà provenienti da una ventina di pentoloni fumanti. Fin dalle prime ore del mattino centinaia di persone hanno assaporato questa deliziosa zuppa fatta di trippe e ceci che da piatto povero, fatto con i "mezzi ceci", cioè quelli che non potevano essere venduti, la cisrà è diventata oggi un primo molto ricercato. Sono state scodellate circa 4000 porzioni e per la preparazione della minestra sono stati usati circa 350 chilogrammi di trippe, 150 chilogrammi di ceci, 200 chilogrammi di porri, 400 chilogrammi di zucca ed altri ingredienti "segreti", custoditi gelosamente dalle storiche cuoche della cisrà. Per chi non fosse riuscito ad assaggiare la cisrà, l'appuntamento si rinnova ora sabato 7 novembre a partire dalle ore 20 nelle cantine:

Azienda Agricola Valdibà (Borgata Valdibà 41, tel. 0173.721468) - Menù: cisrà, ravioli di carne e verdura al sugo di porri di Cervere, salame cotto caldo con fonduta di tre formaggi o battuta al coltello, crema catalana e bunet.

Cantina Caraglio (Cascina Candia, via Biarella 69, tel. 0173.70738) - Menù: cisrà, plin di gallina bionda al brodo di bollito o al ragù di porri e salsiccia, selezione di formaggi (tuma di Murazzano, raschera stagionato di Frabosa, Bruss, e dolceverde accompagnati con cougnà, confettura di Piozzo e amaretti, composta di cipolle di Tropea e confettura di zucca e zenzero) e salame crudo (accompagnato con pane alle noci, ai cinque cereali, ai porri e alle castagne), frittelle di mele con crema pasticcera al limone.

Cantina Boschis (Borgata Pianezzo 57, tel. 0173.70574) - Menù: cisrà, tajarin al ragù di vitello di razza piemontese o gnocchetti con zucca di Piozzo al Castelmagno DOP, bocconcini di vitello al Dogliani Docg e polenta, bunet.

martedì 2 settembre 2014

Trippe e fagioli a San Biagio



Domenica 14 settembre 2014 alle ore 9,30 a San Biagio di Mondovì, in provincia di Cuneo, avrà inizio la sesta edizione di "Fuma lon ca puma, mangiuma lon ca fuma" ("Facciamo quello che possiamo, mangiamo quello che facciamo"), la manifestazione in cui l'intero paese e le sue aziende agricole aprono le porte ai visitatori per far conoscere i propri prodotti. Sarà possibile effettuare un giro turistico delle varie cascine sul trenino lillipuziano ed una passeggiata in calesse per la frazione, mentre fin dal mattino si svolgeranno dei voli panoramici sull'aereo ultraleggero. Tra le varie attrattive, l'esposizione di trattori d'epoca, l'esibizione di antichi mestieri del Presepe di Pianvignale e possibilità di escursioni a dorso d'asino. Al Circolo ricreativo San Biagio dalle ore 11,30 saranno distribuiti al prezzo di 3,50 euro al piatto i prodotti tipici sanbiagesi a chilometro zero, magistralmente cucinati dalle massaie del luogo, fra cui trippe e fagioli, ma anche la trota del Pesio affumicata con insalata contadina, la cruda di San Biagio al naturale, peperoni e zucchini ripieni, insalatina fredda di cappone, ravioli di iridea affumicata e ricotta saltati con pomodorini e basilico fresco, formaggi assortiti sanbiagesi, crostata di fragole, delizie dorate alle antiche varietà di mele, e bicchierino ai mirtilli.

martedì 5 novembre 2013

Doppia trippa per San Martino


L'associazione La Funicolare (tel. 0174.552192, fax 0174.551568), in collaborazione con l'Associazione Commercianti e con il patrocinio del Comune di Mondovì e della Camera di Commercio di Cuneo, confortati dal grande successo ottenuto nelle passate edizioni, ripropongono domenica 10 novembre 2013, dalle ore 9 alle 18, la tradizionale Fiera di San Martino. A partire dalle ore 12,30 sarà possibile degustare sia il minestrone di trippe che la cisrà di Dogliani, assieme ad altre antiche ricette accompagnate da un buon bicchiere di vino Dogliani e dolcetto delle Lange Monregalesi. "In piazza Maggiore" - spiega Domenico Mantella, promotore della manifestazione - "la sera precedente l'11 novembre incominciavano ad arrivare carri di porri, cavoli, patate, rape e quanto altro si coltivava nelle campagne circostanti: si preparava la Fiera dì San Martino, l'ultima occasione per fare provviste prima dell'arrivo della neve e del freddo". Sino ai primi anni sessanta, quando ancora non esistevano i moderni mezzi e sistemi di conservazione, la Fiera costituiva l'occasione propizia per le provviste necessarie al periodo invernale. In piazza Maggiore tornano dunque protagonisti i più rinomati prodotti ortofrutticoli locali: dal porro di Cervere al cardo gobbo di Nizza Monferrato, dal fagiolo di Badalucco alla piattella canavesana, dalla rapa di Caprauna al peperone di Carmagnola, dalle mele della Garzegna e della Valle Bronda, alle patate della Bisalta ed alle carote di San Rocco Castagnaretta. Non solo trippa quindi, ma anche l'occasione per festeggiare una tradizione antica che mette a disposizione dei visitatori il meglio dei prodotti tipici del Piemonte.

martedì 22 ottobre 2013

Fine settimana dedicato alla cisrà


Il 2 e 3 novembre, l'Ufficio turistico di Dogliani invita i visitatori a partecipare alle manifestazioni dedicate alla cisrà, la tradizionale minestra di trippe e ceci che anticamente veniva distribuita dalla Confraternita dei Battuti alle genti di Langa. La novità dell'edizione 2013 è la proposta di un fine settimana in provincia di Cuneo tutto all'insegna della cisrà e dell'enogastronomia dell'eccellenza. La manifestazione si apre sabato 2 novembre con la distribuzione della cisrà, realizzata secondo un'antica ricetta ed accompagnata da Dogliani Docg (dalle 9 alle 18, o fino ad esaurimento delle scorte, sotto la tensostruttura riscaldata di piazza Martiri della Libertà). La degustazione continua in serata con l'Itinerario dell'enovago, con cisrà servita in tre delle più prestigiose cantine del territorio insieme a piatti tipici, al ritmo di coinvolgenti spettacoli. Durante la settimana gastronomica della cisrà verranno anche proposti piatti legati alla tradizione e all'uso dei tagli poveri nella cucina di Langa presso vari ristoranti locali. Domenica 3 novembre pranzo della Cisrà con i prodotti eccellenti della gastronomia piemontese, in un'ambientazione elegante ed accurata: il pranzo (prezzo 25 euro) è su prenotazione fino al 2 novembre chiamando i numeri 0173.70210 oppure 0173.70107. Anche quest'anno sarà infine possibile acquistare la scodella con il decoro della manifestazione, nella quale viene tipicamente servita questa minestra di trippe e ceci.

venerdì 2 novembre 2012

Cisrà e Fiera dei Santi a Dogliani


Da oggi a domenica 4 novembre Dogliani, in provincia di Cuneo, apre le porte alla cisrà ed alla Fiera dei Santi. A partire dal 1600, nei pressi della chiesa della Confraternita, si tiene un’antica consuetudine che gli amanti della buona tavola non possono mancare: la distribuzione della cisrà, minestra di trippe e ceci realizzata secondo un’antica ricetta. Si racconta che anticamente proprio a Dogliani, durante la Fiera dei Santi, i membri delle Confraternite dei Battuti fossero soliti offrire una ciotola fumante di questa zuppa ai fedeli, stanchi ed affaticati, che giungevano alla fiera dopo aver percorso a piedi lunghissime distanze per poter partecipare alle funzioni religiose e all’ultimo mercato prima della stagione invernale. Una folla numerosa proveniente da tutta la regione percorre, ancora oggi, la lunga fila in attesa delle fumanti tazze di terracotta con la famosa cisrà. La bontà di questa zuppa è dovuta all’impegno di tanti volontari che per giorni si avvicendano nei preparativi, al clima di buona compagnia, ai positivi umori e anche ad un po’ di goliardia che fa sì che fin dall’una di notte i doglianesi si alternino ai pentoloni per rimestare la profumata minestra. Le verdure che compongono questa deliziosa zuppa, sono le eccellenze del gusto che questa terra produce, perché provengono direttamente dagli orti dei produttori che partecipano al Mercato dei Contadini delle Langhe e, tra gli ingredienti, non possono certo mancare i famosi ceci di Nucetto. A partire dalle prime ore del mattino un inebriante profumo di minestra invade le vie del paese e richiama i primi visitatori ad avvicinarsi: diviene quasi obbligo sedersi sotto l’ala a gustare la calda scodella di cisrà accompagnata da un bicchiere di vino locale. La cisrà viene distribuita a partire dalle ore 8.30 fino ad esaurimento delle scorte. Anche quest’anno sarà possibile acquistare la scodella, pezzo da collezione, che è l’utensile tipico nel quale viene servita questa minestra. I visitatori si troveranno in questo angolo di Langa tra colline di vigneti che stanno cambiando i loro colori, diventando più caldi aiutando i palati a gustare i piatti della tradizione che in questo periodo sono tanti e dai sapori importanti. La cisrà e la Fiera dei Santi sono una ricorrenza autunnale importante per Dogliani e si è conquistata la meritata fama di fiera autenticamente popolare la cui notorietà supera ampiamente i confini piemontesi. In particolare sono due le cose che fanno della fiera una manifestazione conosciuta a livello nazionale: sicuramente l’immancabile cisrà e poi la grande fiera commerciale destinata all’ambulantato, con più di trecento espositori che affollano la parte bassa del paese, il Borgo. Nei pressi dell'antica ala si svolge inoltre uno dei mercati più autentici della Langa: il mercato del tartufo e di tutti i prodotti che compongono la squisita cisrà. Non mancano poi esposizioni di artigianato artistico, auto e macchine agricole, delle quali la città è allegramente "invasa" fin negli angoli più reconditi e lontani. L’antica zuppa sarà protagonista ancora per un’intera settimana presso i migliori ristoranti di Dogliani. Per maggiori informazioni si può contattare l'Ufficio turistico di Dogliani (tel. e fax 0173.70210).

sabato 16 ottobre 2010

A tutta trippa 2010

"A tutta trippa", la manifestazione enogastronomica così scherzosamente denominata, è giunta alla settima edizione e si terrà a Barolo (Cuneo) domenica 31 ottobre. Anche quest'anno l'evento non deluderà le aspettative di coloro che desiderano assaporare questo gustoso piatto nell'ambito di una sagra che vede in prima linea il macellaio del paese, Franco Sandrone, quale custode della preziosa ricetta del minestrone o "zuppa di trippa", uno dei simboli della tradizionale dieta langarola. Si potrà trovare la "regina" della giornata sui banchi d'assaggio anche sotto forma di insaccato, il salame 'd tripa 'd Muncalé. Queste specialità faranno parte del menù del pranzo che si potrà consumare comodamente seduti in piazza. Le tradizioni secolari di grandi vini e le ricette di trippa lavorata o cucinata secondo antichi procedimenti sabaudi, contribuiscono a consolidare ogni anno di più il gemellaggio enogastronomico fra Barolo e Moncalieri, tanto è, che quest'anno la Confraternita dla Tripa 'd Moncalé ha deciso di aprire proprio a Barolo il suo XLI Anno Accademico, sabato 30 ottobre con la cena aperta a tutti di "Gran Galà della Trippa" presso la cantina Sylla Sebaste di Barolo (prenotazioni allo 0173.56266 oppure al 339.7318100). La giornata di domenica 31 ottobre si aprirà alle ore 9.30 presso le cantine dei Marchesi di Barolo con l'arrivo delle autorità, commendatori d'onore, rappresentanze sodalizi enogastronomici, ospiti ed amici. Seguirà la solenne cerimonia d'inaugurazione dell’Anno Accademico, cui parteciperà la Famija Albeisa nella persona del suo presidente Giovanni Bressano che introdurrà l'intervento del socio Giancarlo Ricatto sul tema della "Importanza delle Confraternite nella salvaguardia e promozione delle tradizioni enogastronomiche del territorio piemontese". Colazione a base di trippa e sfilata per le vie del paese con l'accompagnamento della Filarmonica di Moncalieri. Nel contempo la festa della trippa prosegue nelle piazze di Barolo, dove a completare il menù si potranno gustare formaggi, salumi d.o.p., salsiccia in umido, pane prodotto con svariate farine, acciughe, olio extravergine Taggiasco ed infine i classici torroni del Gallo ed i dolci a base di nocciola. Non mancheranno le castagne, che arriveranno dall'Alta Val Tanaro di Garessio e saranno preparate dai "mundajè" del Consorzio di valorizzazione. La ricchezza e la qualità dei cibi sarà posta in risalto dai vini del paese e dal Barolo di Barolo. Il desco sarà accompagnato dal concerto, offerto dal bar Antico Caffè e dal bar Divin Cafè, di "Doriano e i suoi crackers", che eseguiranno brani revival ed attuali. L'occasione sarà buona anche per conoscere gli equipaggi delle mongolfiere monoposto nel corso del pranzo in piazza. Domenica pomeriggio, meteo permettendo, dopo l'assegnazione del simbolico trofeo "Memorial Paolo Contegiacomo" e sino a sera una mongolfiera ancorata in piazza Colbert, farà provare l'ebbrezza di una mini salita verso l'alto ai grandi e soprattutto ai bambini. In questa giornata saranno inoltre festeggiati i primi 50 giorni di vita del Museo del Vino. Il museo racconta il mondo del vino in un contesto innovativo ed originale - dalla storia, alla cultura, dalle arti alla religione, dall’alimentazione al costume - e si affianca all'Enoteca Regionale del Barolo dove all'interno delle antiche cantine marchionali, si trova una vasta gamma di etichette ed annate del celeberrimo vino. Il disegno della locandina che rappresenta il connubio trippa e mongolfiere, è stato realizzato dall'artista Rocco Forgione, che nel suo immaginario ha creato un "vaporoso" collegamento tra le macchine volanti ed il tipico piatto autunnale delle Langhe.