Nelle fredde e nebbiose giornate invernali, per le vie di una Racconigi di qualche tempo fa, aleggiava ìntenso l'odore della trippa, cucinata nelle tante osterie per i contadini ed i garzoni che si recavano in città dalle campagne circostanti per sbrigare qualche commissione o affare, mescolandosi agli artigiani ed operai dei setifici, abituali frequentatori di questi antichi luoghi di incontro, e che ne consumavano una porzione a qualsiasi ora del giorno e della notte, accompagnata da qualche bicchiere di vino. Alla trippa non resistevano però neanche i borghesi, che la potevano trovare nei più titolati ristoranti che la offrivano. Il culmine si raggiungeva il giorno della Fiera di Santa Lucia, istituita formalmente dal Re Carlo Alberto con Regio Decreto in data 6 maggio 1862, famosa in tutto il Nord Italia per la compravendita dei capponi. In questa occasione nella cittadina cuneese la trippa ed il cappone si mescolavano benissimo, dando origine a piatti succulenti. A memoria di un passato non poi così lontano, l'Amministrazione comunale ha deciso di riproporre la trippa, come prodotto legato al territorio ed alla cultura non solo culinaria della città, organizzando "Racconigi in trippa" dal 13 al 16 dicembre.
Giovedì nell'ambito della Fiera vi è stata la distribuzione della tradizionale minestra di trippa a pranzo mentre la sera si è tenuta una sfida culinaria tra i borghi racconigesi; venerdì cena con menù dedicato (trippa in bellavista al pepe verde, peperoni al forno con bagna cauda alla trippa, risotto con porri e trippa, passato di verdure con trippa, cosciotto alle castagne con trippa fritta). Sabato è stata la volta del gemellaggio gastronomico nella Sala consiliare ed a seguire sotto il tendone in piazza Vittorio Emanuele "Gran galà della trippa" (fettine di salame di trippa con salsa capponata, strudel di porri, zucca e trippa con crema al gorgonzola, penne alla carbonara di trippa, passato di verdure con trippa, capocollo al forno con trippa fritta). "Racconigi in trippa" si è conclusa domenica con la possibilità ancora una volta di acquistare la minestra di trippa.
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