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lunedì 28 marzo 2022

Un invito alla scarpetta



Il calendario di Taste - la manifestazione di Pitti Immagine che ogni anno presenta il meglio delle eccellenze enogastronomiche italiane e della cultura contemporanea del cibo - prevedeva per oggi anche "Pizza&Scarpetta", un esclusivo evento ad invito tenutosi presso lo Student Hotel di viale Lavagnini a Firenze: qui Stefano Canosci della pizzeria Chicco di Colle Val d'Elsa ha presentato in anteprima una serie di assaggi dal nuovo menù che si articola su ricette ispirate alla tradizione italiana.

La degustazione si è aperta al bar con un cocktail di benvenuto basato sul gin Floressence (il dry gin immaginato a Firenze, ispirato alla formulazione del profumo di Caterina de' Medici, con note di bergamotto, gelsomino, lavanda, bacche di ginepro ed essenza di fiori d'arancio), sapientemente preparato e servito da Palmira Bertuca con gocce di olio d'oliva.



Fra le pizze d'autore presentate da Stefano Canosci, anche la Trippa&Mentuccia, una pizza alta e soffice, cotta al tegamino, sulla quale è stata adagiata una porzione di squisita trippa alla romana. Questa pizza ha voluto riprendere una simile ricetta di Antonello Colonna, chef stellato presente all'evento, che per primo aveva proposto un delizioso connubio del genere.



L'assaggio di Trippa&Mentuccia è stato preceduto dalla rivisitazione del sorbetto classico, sempre ad opera di Palmira Bertuca che ha utilizzato gin Floressence e Franciacorta, gelato al bergamotto, limone e sciroppo alla menta per anticipare e rendere omaggio al gusto della trippa alla romana che seguiva.



Realizzata con la farina doppio zero di grano tenero "5 stagioni" di Agugiaro & Figna, la pizza aveva una consistenza delicata: alta, soffice, piena di alveoli grazie alla lunga lievitazione, è stata di per sé un invito a fare la scarpetta per non lasciare sul piatto neanche un po' del sugo della trippa, centrando in pieno il tema di questa degustazione.

venerdì 25 febbraio 2022

Trippa alla romana illimitata



Da oltre mezzo secolo Seri Il Forno a Roma è un locale innovativo che offre non solo prodotti da forno ma anche una gastronomia variegata basata sulla grande qualità delle materie prime presentando piatti della tradizione romana ed idee legate alla cucina nazionale. Giovedì 3 marzo, dalle 18:30 del pomeriggio, Seri Il Forno propone una serata "All you can eat" ma alla romana. Un'occasione dunque per gustare quantità illimitate di trippa alla romana, ma anche ravioli di coda alla vaccinara, polpettine al pomodoro, fagioli con le cotiche, mozzarella in carrozza, tagliolini cacio e pepe, mezzemaniche alla carbonara, caserecce alla papalina, straccetti con carciofi saltati, pollo coi peperoni e gli immancabili saltimbocca alla romana. Il costo è di 20 euro a persona, bevande escluse.

giovedì 27 maggio 2021

Ad ognuno il suo panino



A fare da contraltare al panino al lampredotto fiorentino, l'osteria pizzeria Spartaco di Roma, accanto alla tradizionale trippa alla romana presentata con tutti i crismi, propone anche un'originale trippa nel panozzo, ovvero trippa alla romana ma servita in "uno scrigno di pane croccante e goloso": una appassionante e riuscitissima fusion tra uno dei piatti principe della Capitale ed la tipica specialità campana di Gragnano. Ad ognuno il suo panino!

lunedì 6 aprile 2020

Pizza con trippa, pecorino e menta



Nel cuore del quartiere romano di Centocelle, dal 2015 il pizzaiolo Mirko Rizzo nel suo locale Pommidoro (via delle Acacie 1/A, tel. 391.1691322) oltre alle classiche varianti di pizza (dalla margherita alla napoli, dalla patate e salsiccia alla quattro formaggi) propone anche la popolare serie delle "Capitoline" che si rifanno alla tradizione gastronomica locale.



Fra queste pizza all'amatriciana, pizza gricia, pizza alla carbonara, ed anche pizza trippa, pecorino e menta, disponibile su ordinazione anche tonda da portare via.

domenica 9 febbraio 2020

Trippa alla romana alle porte di Siena

Domenica 23 febbraio la condotta Slow Food di Siena (tel. 347.2515832) organizza un pranzo conviviale dal tema "La tradizione romana alle porte di Siena" per assaporare la vera cucina della Capitale presentata da un gruppo di appassionati cultori di sapori del passato. L'incontro avverrà alle 12:30 al ristorante La Miniera in strada di Pian del Lago 31 a Siena, locale presso il quale Antonio, Tiziana, Roberta e Manuel propongono una cucina basata su tradizione ed ingredienti di qualità del territorio toscano e di quello laziale.



Il pranzo del 23 febbraio affonda le sue radici nella cucina romano-giudia, ricca di sapori antichi e intensi. Oltre all'immancabile trippa alla romana, il menù - accompagnato da vino Doc Roma Classico Casata Mergè - prevede filetto di baccalà, carciofo alla romana oppure alla Giudia, mezze maniche con sugo di coda, coda alla vaccinara e cicoria ripassata. Si chiude con crostata con ricotta e amarene e ciambelline al vino, caffè ed ammazzacaffè. Il prezzo per i soci di Slow Food è di 33 euro a persona.

giovedì 18 febbraio 2016

Prima sagra della trippa alla romana



Domenica 13 marzo l'Associazione Pro Loco di Sacrofano (tel. 366.7414104) organizza in piazza Ugo Serata la prima edizione della Sagra della trippa alla romana. Con questa prima edizione si vuole dare risalto ad un altro dei piatti popolari che per i macellari scrofanesi di una volta era un punto di riferimento per quanto riguardava il commercio stesso del bestiame. Fino alla fine degli anni Sessanta nel Comune romano c'era 'a mazzatora e cioè il mattatoio, e quindi il giorno che si macellava il bestiame le donne andavano a prendersi la trippa e le frattaglie, che erano le parti meno costose dell'animale. La ricetta era naturalmente con la menta e cioè alla romana. Il contributo sarà di 10 euro ed il menù prevede trippa alla romana, cannellini conditi, pane e vino (per i bambini hamburger o wurstel con patatine fritte e acqua a 5 euro). La manifestazione è patrocinata dal Comune di Sacrofano che sostiene sempre i programmi della Pro Loco e dall'Accademia della Trippa, uno dei principali punti di riferimento per la valorizzazione, la salvaguardia e la promozione della trippa, della sua storia e delle sue ricette. Faranno da corollario esposizioni di fiori, prodotti tipici (formaggio, salamelle, uova fresche, pizze pasqualine, dolci, marmellate) e oggetti d'artigianato locale ed antichità, e naturalmente tante uova di Pasqua. È prevista un'area dedicata ai bimbi con gonfiabili.

martedì 6 gennaio 2015

A Manhattan la pizza con la trippa



Il connubio tra pizza e trippa non è una novità. Adesso è possibile gustarla anche presso il ristorante "Marta" a Manhattan (29 East 29th Street, New York, NY 10016, tel. 212-651-3800). Situato all'interno del Martha Washington hotel nel popolare quartiere a nord del Madison Square Park, il ristorante - capitanato dallo chef Nick Anderer - si ispira alle pizzerie rustiche romane e nel 2014 è stato votato uno dei migliori locali di New York City. Nella cucina di "Marta" le pizze tradizionali vengono reinventate per dare risalto ad ingredienti locali e stagionali. La pizza alla trippa viene preparata con trippa al sugo di pomodoro spolverata con peperoncino rosso, pecorino e menta.

martedì 23 dicembre 2014

martedì 6 maggio 2014

Non c'è trippa per gatti

Siete curiosi di sapere come è nato il popolare detto "Non c'è trippa per gatti"? Questo articolo su TroppaTrippa.com svela l'arcano.

mercoledì 5 ottobre 2011

Trippa e bucatini all'amatriciana a Nerola

L'associazione culturale Nerola, organizza per domenica 9 ottobre a Nerola, in provincia di Roma, la Sagra dei bucatini all'Amatriciana e della trippa, una giornata gastronomica ad ingresso gratuito con degustazione di prodotti tipici della cucina sabina romana. Oltre ai piatti principali il menù prevede antipasto con tris di bruschette con olio D.O.P. del posto e panini con salsiccia. Per i più golosi patatine fritte e crepes con nutella. Il tutto accompagnato da ottimo vino rosso locale e musica dal vivo. La sagra aprirà i battenti a mezzogiorno in via Cesare Battisti. Maggiori informazioni possono essere ottenute telefonando al 349.85.22.537.

giovedì 7 ottobre 2010

Trippa alla romana per i leghisti

ROMA - Rigatoni con sugo di coda, coda alla vaccinara e trippa alla romana, contornata da cicoria di campo, olio, aglio e peperoncino, Frascati Doc come vino da parte romana; polenta invece in salsa leghista e lambrusco dell'Emilia. È finita con una "magnata" all'insegna del "volemose bene" lo scontro tra Roma e il nord leghista, iniziato una settimana fa da una sgradevole smargiassata di Umberto Bossi che aveva decrittato l'acronimo S.P.Q.R. come "Sono Porci Questi Romani", scatenando le solite infinite polemiche, le retromarce, le male interpretazioni, le scuse. Stavolta, però, s'è finito in grande e davanti a Montecitorio la politica italiana s'è incontrata per una bella "magnata", tanto per confermare la vox populi. C'erano tutti o quasi: il sindaco Alemanno, la presidente del Lazio Polverini, lui, il senatur Umberto Bossi, e poi il presidente del Veneto Zaia, il ministro La Russa, l'altro ministro Calderoli, e tanta, tanta gente. Qualcuno, accorso per partecipare al "magna magna", altri, per contestare l'incontro che ha poco di politico e molto di "popolaresco". Lo chef romano, Mimmo del ristorante Mattarelli a Testaccio, ha detto: "Vogliamoci bene, penso che questa sia una riappacificazione, anche se ogni tanto le battute le facciamo anche qui a Roma". Villiam Pellacani da Cavezzo, in provincia di Modena, non la pensa proprio uguale: "Per raggiungere la Padania libera dobbiamo fare di necessità virtù. La cosa più buona è l'indipendenza della Padania. A noi sta bene la Padania indipendente e Roma indipendente, poi tra vicini ci si può dar anche la mano". Alla fine, vien da chiedere: anche stavolta, chi paga?


Fonte: Articolo "Tra Bossi e Roma finisce in magna magna" di Pier Paolo Flammini, apparso sul quotidiano d'informazione "Riviera Oggi" il 6 ottobre 2010.

sabato 12 giugno 2010

Ai giapponesi piace la trippa alla romana

Il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti e l'assessore alle Politiche del Lavoro e Formazione della Provincia di Roma, Massimiliano Smeriglio hanno partecipato al saggio di fine anno degli allievi del Centro Provinciale di Formazione Professionale di Castel Fusano. Ospite e giudice d'eccezione della gara è stato Toshiaki Yoshikawa, ex allievo della scuola e massimo esperto di cucina romana in Giappone, il quale in un'intervista ha precisato che ai giapponesi piace la trippa alla romana. Fonte: C6.tv.

sabato 5 giugno 2010

Ricetta di trippa sull'iPhone

La cucina italiana, invidiata da tutto il mondo, offre la possibilità di godere di piatti ricchi e gustosi in ogni regione ed in ogni città d'Italia. Per gli amanti della cucina Sviluppo iPhone Italia ha realizzato una applicazione personalizzata per il telefonino iPhone dal titolo "Ricette romane" che consente a chiunque di ottenere in pochi clic oltre cento ricette dei migliori piatti romani e del Lazio. Dalla carbonara agli straccetti, alla trippa alla romana, tutte le ricette sono presentate tramite ricche schede, con ingredienti, tempo di cottura, foto e tempo di preparazione. L'applicazione consente di scorrere un catalogo di oltre cento ricette, personalizzare le ricette, scaricare aggiornamenti con nuove ricette, trovare la ricetta in base ad una parola chiave o un ingrediente (o anche una ricetta a caso scuotendo il telefonino). Le lingue supportate sono l'italiano, l'inglese e lo spagnolo. "Ricette romane" (scaricabile qui) è un'applicazione per iPhone pensata a tutti coloro che amano cucinare o vogliono cimentarsi in nuovi e gustosi esperimenti culinari.

sabato 29 maggio 2010

In fiamme il capannone della trippa

Articolo di cronaca apparso oggi sulla testata giornalistica online "Abitare a Roma":
Il Centro Carni di viale Palmiro Togliatti non ha pace. Nel 2001 un incendio devastò un intero edificio del Centro. Qualche mese fa l'ipotesi avanzata dal Campidoglio di destinare la struttura all'Ama, apparentemente scongiurata dalla protesta di lavoratori e residenti. Ieri 27 maggio, intorno alle 17, le fiamme hanno di nuovo colpito il Centro Carni, nel capannone di lavorazione della trippa. Sono intervenute sul posto sette squadre dei Vigili del Fuoco per domare le fiamme. Non ci sono stati feriti.

sabato 19 dicembre 2009

Pizza con trippa a Roma

Alessio Leone, nel suo blog "Hoppy-Hour - Pagine di ricerca birraria" ha pubblicato un articolo nel quale commenta la scoperta di un locale che offre pizza con trippa:
UNA PASTA LIEVITATA
E UNA BIRRA DECENTE,
POI SPEDITEMI ALL'INFERNO

Seriamente. Il binomio perfetto da portare nella bara, quantomeno la mia. Roma, via della Meloria: il nome da cercare Pizzarium - che suona un po' come "arena senza esclusione di colpi", ma così è. Pizze degne di tal nome, fritti di tradizione, birra artigianale. Non mi soffermo su dettagli culinari superflui (e questo non è un blog sul cibo, giusto?), limitandomi alla descrizione della foto: pizza rossa con trippa alla romana e pecorino + Dark Star Sunburst, golden ale poco golden che strizza l'occhio oltreoceano. Altri copiosi assaggi sono stati innaffiati con Hardcore IPA storta, piatta e burrosa, e Trentatre Dorata, semplicesemplice-buonabuona. Annate, magnate, bevete, peccate! Poi se vorrete il Vaticano sarà a due passi, e potrete scegliere la redenzione (oppure no, a seconda delle credenze).

domenica 11 ottobre 2009

Quando la trippa è poesia

Capita raramente di leggere recensioni di ristoranti che valga la pena riproporre. Tutt'al più vengono ritagliate e tenute ben strette nel portafoglio in attesa di una verifica in prima persona. Ma la recensione che Stefano Caffarri ha fatto del ristorante L'Arcangelo (via Gioacchino Belli 59, Roma) su dissapore.com colpisce veramente il lettore, soprattutto quando ci presenta la trippa:
[...] bianca e soda, vellutata. La trippa in misura colossale, quasi una marea di sapore, una gelatina ricamata al tombolo, quasi un pizzo all'uncinetto. Quasi trasparente, così tremula da raccogliere il sugo setoso ed abbracciarlo, guidarlo. Esaltarlo. E una fogliolina di menta che s'infrange sulle grassezze naturali, rendendole leggere. Parlerò di una trippa scolpita nell'alabastro, allagata di un sugo svasato e largo, solo sottilmente speziato. Una trippa che rievoca giornate faticose di braccia e lombi, e promette ebbrezza e torpore, sazio come un rombo di timpani. Da abbandonarsi e soccombere, senza farla lunga.