domenica 3 ottobre 2021

Il pentolone che tiene viva la tradizione

È stato per me un onore tornare a Moncalieri quest'anno, dopo lo stop forzato del 2020 a causa dell'emergenza sanitaria, per prendere parte ad una edizione così "essenziale" della tradizionale Fiera Nazionale della Trippa, fortemente voluta dal sindaco Paolo Montagna e dall'assessore Angelo Ferrero. Un'edizione essenziale nella doppia accezione del termine: essenziale perché l'iniziativa ben coglie l'anima della tradizione locale (non per niente l'appuntamento è stato inserito ufficialmente fra quelli istituzionali del Comune), ma essenziale anche perché, e bastava guardarsi intorno, nell'area antistante il foro boario quest'anno non vi erano bancarelle ma solo il gigantesco pentolone, che quest'anno compariva anche nel titolo ufficiale dell'evento, appunto "Il pentolone della Fiera Nazionale della Trippa". Ed il pentolone ha fatto da fil rouge, unendo idealmente l'edizione attuale a quella prima manifestazione del 1970 che si chiamava "Il pentolone in piazza" con la trippa distribuita nel centro storico. Quello stesso pentolone che ha attraversato indenne tre decadi di storia moncalierese, scampando fortunosamente anche al tragico rogo che ha distrutto a gennaio di quest'anno gran parte dell'azienda La Tripa d' Muncalè. E questo pentolone è davvero una macchina meravigliosa. Non è una semplice "pentola grande": ha dimensioni da record, un proprio forno a legna, un suo camino, un doppiofondo che contiene olio per distribuire uniformemente il calore, e soprattutto vede un affaccendarsi di cuochi che dalle cinque di mattino fino a mezzogiorno mescolano incessantemente quintali di ingredienti per dare vita alla deliziosa trippa alla savoiarda da gustare poi tutti assieme all'ora di pranzo in occasione di questa kermesse cittadina.



Una kermesse cresciuta col tempo e diventata, grazie alla lungimiranza di Paolo e Luca Casto - che ricordiamo con grande affetto - la più importante fiera del settore che oltrepassa i confini cittadini e regionali per affermarsi come un appuntamento autunnale a livello italiano. Oltre a questo, Moncalieri ha la fortuna non solo di avere fra le sue eccellenze gastronomiche il salame di trippa, un insaccato che si può solo trovare qui, alle porte di Torino, ma anche di ospitare dal 1969 proprio una confraternita, che raccoglie l'eredità della Magnifica Consorteria dei Trippai attiva fin dal medioevo, e che si fa carico di salvaguardare e tramandare la cultura della trippa e delle sue ricette tradizionali. Come ogni anno dunque, a garantire la qualità della preparazione erano presenti numerosi rappresentanti della Confraternita della Trippa di Moncalieri, con il Gran Priore Livio Poggio che ha sancito ufficialmente l'apertura della distribuzione di trippa con il tradizionale assaggio ed il suo esperto giudizio.



Una giornata come sempre memorabile dunque, grazie all'Amministrazione Comunale, ai numerosi volontari, agli organizzatori che ci hanno regalato nuovamente l'emozione di stare insieme in piazza a degustare una scodella di trippa fumante, ed alla coordinatrice dell'evento, Alessandra Bellino Roci dell'agenzia DieciCento Comunicazione, che da dietro le quinte ha gestito con professionalità l'aspetto pubblicitario e la logistica di tutto l'evento. L'appuntamento è al prossimo anno sempre immancabilmente il primo fine settimana di ottobre: vale la pena segnarselo fin da adesso sul calendario.

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