IL CAMIONISTA
Oggi alla macchina del caffé incrocio un autista, un camionista insomma, uno di quelli che han sempre la battuta pronta e una loquacità che neanche Bonolis in preda a una crisi isterica (cioè, normale). E mi dice “'Sti panini di plastica, dovrebbero fare qualcosa per la gente che ha bisogno di pranzare”. Son le 15, poveraccio, penso alla vita del cavolo che fanno sta gente senza orari e rifletto sui panini di plastica, e sulle macchinette, e sugli autisti. Poi incalza “Ma almeno, con tutte quelle invenzioni che ci sono adesso, non potrebbero fare in modo che se uno vuole si può prendere una bella scodella di trippe calde?”. “Il minestrone…” dico io. “Certo, un bel minestrone di trippe calde, se riescono a darti i panini di plastica freddi, potrebbero darti anche il minestrone di trippe calde”. Nel dubbio, ho riso per un quarto d’ora.
sabato 13 febbraio 2010
Il camionista
Un simpatico resoconto di vita reale, letto sul blog "NYFT":
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