Una simpatica storiella fiorentina letta su "Un blog di ordinaria follia", che qui riporto volentieri per la gioia dei lettori, augurando buona Festa della Mamma alle lettrici che seguono questo blog:
SON TUTTE BELLE LE MAMME DEL MONDO...
Oggi ero di corsa, quindi per pranzo ho fatto un salto dal lampredottaio in via Gioberti. Quello che quando arrivi esordisce con un "Ti dico icché ciò?". E poi comincia a snocciolarti tutta una serie di prelibatezze della cucina povera toscana. Quella che 'un si butta via nulla. Mi sa che ogni regione ha la sua. Oggi ho optato per un saporitissimo stracotto di guancia fatto a peposo. Mentre ero lì che mi gustavo la vaschetta, accompagnata da un bicchierino di rosso, arriva una signora, avrà avuto sui 65 anni più o meno. Fa: "Scusi... vorrei una porzione di lampredotto da porta' via! Abbondante pe' cortesia". Poi, senza che le fosse stato chiesto, spinta da un'inconscia necessità di manifestare tutta la sua compassione di mamma, ha aggiunto, con tono di voce a metà fra la Madonna sotto la croce e la Parisina del mitico "Grazie Mario" di "Non ci resta che piangere": "Sa... ho mio figlio a casa malato [n.d.r. a fare una stima a spanne, il figlio avrà più o meno 35 anni] e mi ha chiesto se gli passavo a prendere un po' di lampredotto". Mi s'è sciolto il cuore a sentirla. Santa donna. E pure piccante gliel'ha preso. Un tempo la mia la mi faceva il "risino in bianco". Altro che! È proprio vero, son tutte belle le mamme del mondo...
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