Come possiate fare, se non fiorentini, a rintracciare la qualità di trippa di cui ci riforniscono i nostri trippai, io non so. Qui c'è da affidarsi veramente alla Divina Provvidenza o alla compassione e alla passione di qualche amico, che con la rapidità ve ne faccia trasportato dono. La nostra trippa non sbiancata da improbabili e diaboliche sode caustiche, ma pulita dai nostri dolci calderini a vapore. Trippe sollevate dalla presenza dell'Immondo. Odorose molecole scomparse con tecnica ormai millenaria. Quanta sapienza nel lasciare le trippe color rosa. Quanta insistenza artigianale nel lavarle comunque, suggerisce mia madre, in abbondante acqua acetosa, dopo averle tagliate a listarelline larghe un centimetro, lunghe quattro. Cinque risciacqui in acqua fresca e rinnovata, certi di far sparire così il senso dell’aceto con gli ultimi grassi residui.Picchi continua fornendo la ricetta vera e propria della trippa alla fiorentina, per leggere la quale rimando doverosamente all'acquisto del prezioso volume edito da Mondadori ed in vendita a 16 Euro (una ricetta di insalata di trippa sempre di Fabio Picchi si trova invece qui). Grazie al suo lavoro di ricerca intorno alla semplicità alchemica della cucina italiana, Picchi è oggi considerato uno degli chef italiani più autentici ed apprezzati a livello internazionale. Presenza televisiva fissa nella rubrica televisiva di Rai 2 "Eat Parade", Picchi ha visto crescere la sua popolarità anche presso il grande pubblico. Se è vero che "saper soffriggere, saper far pommarole, è come muovere una leva che lentamente ma costantemente ci porterà verso un mondo migliore", come profetizza Picchi, allora questo libro non deve mancare nella biblioteca di ogni amante della buona tavola e dei sostenitori di un ritorno a vecchie tradizioni e vecchi sapori.
domenica 28 marzo 2010
I dieci comandamenti per non far peccato in cucina
Nel suo primo libro "I dieci comandamenti per non far peccato in cucina" Fabio Picchi, rinomato cuoco orgogliosamente fiorentino, indica le sue "tavole della legge" per riscoprire i piatti più autentici della tradizione e svelare bontà da condividere con le persone care. La sua è una filosofia culinaria ben precisa che propone una cucina fatta di frittate, zuppe, minestre e piatti semplici alla riscoperta di antiche sapienze. Per ogni comandamento Picchi, come un vero "poeta e romanziere" compone opere perfette presentandoci ricette esemplari frutto di una tradizione secolare. Fra queste anche quella della trippa alla fiorentina:
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