sabato 21 novembre 2015

Lampredotto alla giapponese

A fianco del tradizionale "motsunabe" originario della città di Fukuoka, ed apparso tra le "Ricette asiatiche di trippa", i giapponesi possono ora vantare anche un'altra specialità di trippa, nata dalla fusione della tradizione gastronomica fiorentina con quella del Sol Levante.

Lo chef Toshifumi Mitsubiki infatti, nel suo piccolo ristorante Iyo Iyo (Borgo Pinti 25/rosso, Firenze, tel. 338.7653069), situato in pieno centro storico, ha rielaborato la tradizionale ricetta del "donburi" con l'aggiunta tutta nostrana di lampredotto, guadagnandosi anche un posto tra le pagine di un fumetto manga giapponese.

Ripropongo qui un articolo apparso sul blog Kanji Mania che presenta la nuova specialità "giappofiorentina":
Chi abita dalle parti di Firenze conoscerà sicuramente il lampredotto, un tipico piatto povero della cucina locale venduto perlopiù nei chioschi e mangiato dentro un panino. Per farla breve, si tratta di uno degli stomaci dei bovini, bollito in acqua con l’aggiunta di pomodoro e cipolla. Se riuscite a superare il primo impatto visivo con il cibo in questione (somiglia ad un'anguilla tagliata a pezzi, per farvi un esempio) troverete che è molto gustoso. Cosa c'entra questo con il Giappone vi starete chiedendo? Il caso vuole che proprio un cuoco giapponese, Toshi san, abbia deciso di combinare questo piatto tipico della tradizione fiorentina con le abitudini culinarie del Sol Levante. Da qui nasce il "lampredotto don".



Il "don" come molti sapranno sta per "どんぶり" (donburi) che è la ciotola di riso a cui viene aggiunto sopra il cibo, ad esempio carne, pesce, uova oppure, nel nostro caso, un bel lampredotto.



Aspettando di assaggiare questa delizia nippo-fiorentina, il mio occhio (o meglio, quello degli amici fiorentini che erano con me) è caduto su alcuni manga disposti di fianco al mio tavolo: a quanto pare il nostro chef è stato persino ritratto in versione mangacea:





Nelle pagine qui sopra potete vedere una rapidissima panoramica della città di Firenze vista dall’autore del manga e, in alto a destra, lo chef Toshi san (quello con gli occhiali e il grembiule). Se volete provare anche voi questa esperienza cercate il ristorante Iyo Iyo in Borgo Pinti. Ovviamente a Firenze.

domenica 15 novembre 2015

Credevo fosse amore invece era trippa fredda

Nella sezione della trippa nella letteratura su TroppaTrippa.com ho pubblicato l'articolo "La trippa di Fernando Pessoa". Sotto il nome di Álvaro de Campos ci ha regalato un poema interamente dedicato alla "dobrada à moda do Porto", la trippa alla moda di Porto, poesia che qui riporto nella versione originale affiancata da una libera traduzione in italiano.

martedì 3 novembre 2015

C'è ancora tempo per un piatto di cisrà

Lunedì 2 novembre si è conclusa con successo la tradizionale Cisrà 2015 inserita nell'ambito della Fiera dei Santi. Sotto la tensostruttura di piazza Martiri della Libertà a Dogliani (Cuneo) si sono consumati, in poco più di quattro ore, circa 15 quintali di cisrà provenienti da una ventina di pentoloni fumanti. Fin dalle prime ore del mattino centinaia di persone hanno assaporato questa deliziosa zuppa fatta di trippe e ceci che da piatto povero, fatto con i "mezzi ceci", cioè quelli che non potevano essere venduti, la cisrà è diventata oggi un primo molto ricercato. Sono state scodellate circa 4000 porzioni e per la preparazione della minestra sono stati usati circa 350 chilogrammi di trippe, 150 chilogrammi di ceci, 200 chilogrammi di porri, 400 chilogrammi di zucca ed altri ingredienti "segreti", custoditi gelosamente dalle storiche cuoche della cisrà. Per chi non fosse riuscito ad assaggiare la cisrà, l'appuntamento si rinnova ora sabato 7 novembre a partire dalle ore 20 nelle cantine:

Azienda Agricola Valdibà (Borgata Valdibà 41, tel. 0173.721468) - Menù: cisrà, ravioli di carne e verdura al sugo di porri di Cervere, salame cotto caldo con fonduta di tre formaggi o battuta al coltello, crema catalana e bunet.

Cantina Caraglio (Cascina Candia, via Biarella 69, tel. 0173.70738) - Menù: cisrà, plin di gallina bionda al brodo di bollito o al ragù di porri e salsiccia, selezione di formaggi (tuma di Murazzano, raschera stagionato di Frabosa, Bruss, e dolceverde accompagnati con cougnà, confettura di Piozzo e amaretti, composta di cipolle di Tropea e confettura di zucca e zenzero) e salame crudo (accompagnato con pane alle noci, ai cinque cereali, ai porri e alle castagne), frittelle di mele con crema pasticcera al limone.

Cantina Boschis (Borgata Pianezzo 57, tel. 0173.70574) - Menù: cisrà, tajarin al ragù di vitello di razza piemontese o gnocchetti con zucca di Piozzo al Castelmagno DOP, bocconcini di vitello al Dogliani Docg e polenta, bunet.

domenica 1 novembre 2015

Cioccolato alla trippa

La ditta Europet Bernina propone sul mercato la tavoletta di cioccolato per cani "DogChoc" in cinque gusti: classico, al burro d'arachidi, al pollo, al salmone, ed anche alla trippa. Sul volantino promozionale si legge: "Grandissima novità per il tuo amico a quattro zampe! Una tavoletta di cioccolata che rientra nel suo equilibrio energetico e nutrizionale. È un alimento complementare che non contiene zuccheri e rappresenta un'ottima alternativa al solito biscottino. Composizione gusto trippa: oli e grassi, sottoprodotti a base di erbe, latte e latticini, carni e derivati, minerali. Analisi dei contenuti: proteina grezza 8,5%; contenuto di grassi 33,5%; fibra grezza 1,5%; cenere grezza 3,5%. Additivi per Kg: vitamina A E672 Retinylacetat 12000 I.E., vitamina D3 E671 Cholecalciferol 1200 I.E., vitamina E all rac-∫-Tocopherylacetat 48 mg, vitamina B1 Thiaminmononitrat 2,4 mg, vitamina B2 Riboflavin 2,4 mg, Calciumpantothenat 6 mg, Nikotinsäure 24 mg, vitamina B6 Pyridoxol-hydrochlorid 2 mg, vitamina B12 Cyanocobalamin 36 μg, vitamina C Ascorbinsäure 40 mg, vitamina H Biotin 200 μg, vitamina K3 Menadion-Natriumbisulfit 1,2 mg. Da conservarsi in luogo fresco e asciutto. Quantità: 1 tavoletta (100 grammi)".