venerdì 18 giugno 2010

Trippa con patate e fagiolana della Val Borbera

Ripropongo una gustosa ricetta pubblicata sul blog "Il luppolo selvatico" di Antonella, blog che ringrazio per l'autorizzazione.
Ingredienti - dosi per 25 persone

6,5 kg di trippa di vitellone - 5,5 kg pulita (comprata dal macellaio di fiducia... e non quella sbiancata con detergenti chimici ma quella definita "grigia");
3,1 kg patate;
1,5 kg carote;
1 kg di fagiolana secca della Val Borbera;
850 gr di sedano bianco;
800 gr di salsa di pomodoro (io ho usato quella home made);
250 gr di lardo;
3 grosse cipolle;
6 foglie di salvia;
8 chiodi di garofano;
4 spicchi di aglio;
4 foglie di alloro;
un mazzo di prezzemolo;
olio extravergine d'oliva q.b.

Preparazione

La sera prima mettere i fagioli secchi in una boulle di vetro e coprirli con acqua tiepida. Lasciare in ammollo per circa 8/10 ore. Lavare, mondare accuratamente e tagliare grossolanamente le diverse frattaglie. Immergerle in una pentola d'acqua portata ad ebollizione, lasciare qualche minuto e scolare. Portare nuovamente ad ebollizione una pentola d'acqua a cui sono state aggiunte due cipolle steccate con qualche chiodo di garofano. Immergere la trippa nell'acqua bollente e portare quasi a cottura. Togliere la trippa dal brodo e tagliarla a listarelle non troppo fini. Filtrare il brodo di cottura e mettere a parte. A questo punto è diventato tardissimo anche per i super-eroi: anche Antonellik deve adeguarsi e andare a nanna.

The day after

Scolare la fagiolana ammollata e metterla in una pentola coperta con acqua fredda. Aggiungere una cipolla tritata finemente, gli spicchi di aglio schiacciati con lo spremi aglio, le foglie di salvia ed un po' di olio extravergine d'oliva. Portare a cottura (circa 2 ore e mezzo). Qualora fosse necessario durante la cottura aggiungere acqua calda. Salare solo a fine cottura. In un'altra pentola (mooolto capiente), mettere il battuto di lardo precedentemente preparato, un po' di olio extravergine d'oliva, il sedano e le carote tagliate a rondelle, le foglie di alloro; far soffriggere per qualche minuto ed unire la trippa. Fare insaporire e, quindi, aggiungere le patate tagliate grossolanamente, la salsa di pomodoro e parte del brodo di cottura. Salare e cuocere ancora per circa due ore. Qualora fosse necessario, durante la cottura aggiungere ancora brodo caldo. Circa un quarto d'ora prima di togliere la trippa dal fuoco, unire la fagiolana precedentemente cotta. Appena prima di servire, unire una grossa manciata di prezzemolo finemente tritato. Servire la trippa, avendo cura di lasciare a disposizione parmigiano grattugiato e macinino con pepe bianco in grani. Se poi avete ancora la forza di coccolare qualcuno dei vostri ospiti, la trippa la potete servire così: all'interno di una pagnotta di farro e segale, appositamente e amorevolmente svuotata...

lunedì 14 giugno 2010

Trippa per cani e vino Beaujolais

Il volume "Dear Customer Service" di Terry Ravenscroft, propone una raccolta di lettere tanto provocative quanto surreali che l'autore invia al Servizio Clienti di varie ditte al solo scopo di ottenere una risposta. Un divertentissimo scambio epistolare con i produttori di trippa in scatola per cani, tratto appunto a questo volume, viene riportato nell'articolo "Butcher's Tripe Mix: Fit as a Butcher's Dog" apparso sul sito Dear Customer Relations, nel quale Ravenscroft si complimenta per la gustosa trippa facendo finta di non aver capito che è prodotta per consumo animale:
Dear Sir,
I am writing to congratulate you on a truly excellent product. I have just dined on a can of your Butcher's Tripe Mix, which I had with a portion of oven chips, and it was quite superb. With a bottle of Beaujolais to wash it down, it felt almost like I was back in the Dordogne. At long last a British manufacturer has succeeded in doing with offal what the French have been doing with it for years. God bless you! I do however have one minor criticism. Why do refer to your tripe as an 'animal derivative'? Tripe is offal, nothing more, nothing less, and to call it anything else is to pretend that it is something it isn't. There is nothing wrong with offal, believe me, I've eaten tons of it, and I shall be eating even more tons of it if you keep up the standard of your wonderful Butcher's Tripe Mix. A question though. Why is there a picture of a dog on the label?
Yours faithfully
T. Ravenscroft (Mr)

Dear Mr Ravenscroft,
Thank you for your letter congratulating us on our Butcher's Tripe Mix product. We receive many similar letters from satisfied owners on behalf of their dog. Yours is the first letter we have had from a human consumer. The Feeding Stuffs Regulations 1995 require us by law to describe tripe on the label under the heading 'meat and animal derivatives'. The term offal is not permitted although as you point out it is nothing to be ashamed of. Please remember Butcher's Tripe Mix is a complementary food and to keep your nose wet and your coat in tip-top condition you must eat it mixed with an equal quantity of reputable mixer meal. Please find enclosed £5 worth of vouchers towards your future purchases.
Yours sincerely
Ian Cresswell
Technical Manager

Dear Ian Cresswell,
Thank you for your letter of 24th April, and the vouchers, which I passed on to the needy. It would appear that I have made a mistake and that Butcher's Tripe Mix is a dog food! Perhaps it is an understandable mistake though; I mean on boxes of Kellog's Frosties there's a picture of a tiger, but it would be a fool who claimed that tigers eat cornflakes, as I'm sure you'd be the first to agree. Getting back to the point, your letter arrived too late to have an influence on a meal I recently put on chez Ravenscroft for a potential client. However, I doubt it would have made any difference to the menu I had decided on, even if it had arrived before my client. In the event, he said that the Tripes Provençales, made with your Butcher's Tripe Mix as the basis, was quite superb and he couldn't believe that most of it had come out of a can. In fact, when I showed him the can to prove it, he was quite speechless. If I don't get a big order out of him I will be very surprised, although up to now, he has been out of the office every time I've tried to contact him. I must say I enjoyed your little joke about keeping my nose wet and my coat in tip-top condition. Very funny!
Yours sincerely,
T. Ravenscroft (Mr)

sabato 12 giugno 2010

Ai giapponesi piace la trippa alla romana

Il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti e l'assessore alle Politiche del Lavoro e Formazione della Provincia di Roma, Massimiliano Smeriglio hanno partecipato al saggio di fine anno degli allievi del Centro Provinciale di Formazione Professionale di Castel Fusano. Ospite e giudice d'eccezione della gara è stato Toshiaki Yoshikawa, ex allievo della scuola e massimo esperto di cucina romana in Giappone, il quale in un'intervista ha precisato che ai giapponesi piace la trippa alla romana. Fonte: C6.tv.

sabato 5 giugno 2010

Ricetta di trippa sull'iPhone

La cucina italiana, invidiata da tutto il mondo, offre la possibilità di godere di piatti ricchi e gustosi in ogni regione ed in ogni città d'Italia. Per gli amanti della cucina Sviluppo iPhone Italia ha realizzato una applicazione personalizzata per il telefonino iPhone dal titolo "Ricette romane" che consente a chiunque di ottenere in pochi clic oltre cento ricette dei migliori piatti romani e del Lazio. Dalla carbonara agli straccetti, alla trippa alla romana, tutte le ricette sono presentate tramite ricche schede, con ingredienti, tempo di cottura, foto e tempo di preparazione. L'applicazione consente di scorrere un catalogo di oltre cento ricette, personalizzare le ricette, scaricare aggiornamenti con nuove ricette, trovare la ricetta in base ad una parola chiave o un ingrediente (o anche una ricetta a caso scuotendo il telefonino). Le lingue supportate sono l'italiano, l'inglese e lo spagnolo. "Ricette romane" (scaricabile qui) è un'applicazione per iPhone pensata a tutti coloro che amano cucinare o vogliono cimentarsi in nuovi e gustosi esperimenti culinari.

venerdì 4 giugno 2010

Trippa e vino bono a San Casciano

Un'occasione per gustare trippa e lampredotto accompagnati da un buon bicchiere di vino è quella offerta dall'evento "I mangiari di strada incontrano il Chianti Classico" che si svolge questo sabato dalle 12 alle 18 a San Casciano Val di Pesa, in provincia di Firenze. La manifestazione è inserita nell'ambito di "Classico è", una iniziativa che offre degustazioni per specialisti ed amatori, mostre, musica, itinerari e cantine aperte, con un cartellone di eventi avvolto dal fil rouge del Classico: dal Classico nel vino, al Classico nell'arte, in cucina, nella storia di un territorio e nella sua contemporaneità. L'evento di sabato 5 giugno, organizzato in collaborazione con Slow Food, arricchirà la zona di San Casciano, Tavarnelle e Barberino con un "gemellaggio" gastronomico tra le realtà dei mangiari di strada toscani e dei mangiari di strada delle altre regioni italiane. Le principali vie del paese saranno animate dai diversi banchi che serviranno le loro specialità ai partecipanti delle degustazioni.