Anche se il piatto per cui il Lussemburgo va famoso nel mondo è lo "judd mat gaardebounen", ossia una braciola di carne di maiale servita con contorno di baccelli, gli abitanti di questo piccolo Granducato europeo - l'unico rimasto al mondo - sono soliti gustare anche il "kuddelflek", sostanziosa preparazione a base di trippa.
Trovandomi in Lussemburgo, ecco dunque l'occasione per aggiungere un'altra perla alla mia collezione di ricette catalogate durante il mio inarrestabile "Tour de tripe"®. Il ristorante dell'albergo Sieweburen (36 rue des Sept-Fontaines, tel. +352.442356), a due chilometri dal centro della capitale - pur offrendo molte delle ricette della cucina lussemburghese, dalle forti influenze francesi, belghe e tedesche - non riportava il "kuddelfleck" sul menù, ma la solerte conciergie del mio albergo ha telefonato confermando con il cuoco la disponibilità di questo piatto tradizionale.
Il "kuddelfleck" si potrebbe riassumere come trippa al pomodoro, ma sarebbe fargli un gran torto. Si tratta invece di un piatto a metà tra la trippa alla fiorentina ed una zuppa di trippa al pomodoro: il sugo è leggermente piccante, ricco di carote e cipolle, e quasi liquido: l'ideale per gustarlo assieme alle patate bollite che accompagnano questo deliziosa preparazione. Sul tavolo anche un bicchiere di birra locale Bofferding alla spina, complemento ideale per una cena da ricordare.
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