martedì 5 luglio 2016

Tripes à la bigourdanne



Oggi ho scoperto che nel bistrot parigino La Tute avevano sul menù le "tripes à la bigourdanne": nuova doverosa tappa dunque del mio "Tour de tripe"® per assaggiare questa semi-sconosciuta specialità della Bigorra, una micro-regione francese della Guascogna famosa per il maiale nero, la cipolla di Trébons ed i fagioli di Tarbes.



Si tratta di una ricca minestra di trippa, con carote e pancetta che ben si sposano con lampredotto, centopelli e trippa nella cuffia (una versione di questo piatto - chiamato "peteram luchonnais" - è originario di Bagnères-de-Luchon). In questo piccolo ristorante nel quartiere del nono "arrondissement" questa specialità dei Pirenei - che tra l'altro manca nel mio Quaderno di "Ricette francesi di trippa" - mi è stata servita accompagnata da una salsa verde di prezzemolo ed aglio tritato grossolanamente, e da un piatto di patate arrosto sottilmente affettate. L'anziana proprietaria del locale, dopo aver posizionato la scodella sul tavolo, ha versato un cucchiaio di armagnac nella minestra.



Per chi non lo sapesse l'armagnac è la più antica acquavite di Francia, menzionata già nel 1310 da Vital du Four, abate del monastero di Eauze nel cuore della contea appunto di Armagnac, che ne elencava quaranta virtù "medicinali". Trippa alla grappa, insomma: se vi capita d'incontrarla, non tiratevi indietro.

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