domenica 21 novembre 2021

Distributore automatico di trippa

Le città giapponesi sono caratterizzate da un numero impressionante di distributori automatici, che si possono trovare letteralmente ad ogni angolo. In tutto il Giappone infatti ce ne sono quasi sei milioni che vendono qualunque cosa: oltre a bevande e snack, negli "jidouhanbaiki" (questo il nome in giapponese) si possono acquistare per esempio anche uova fresche, ombrelli, pasticche di vitamina C, calzini (non bucati, visto che in molti ristoranti ci si toglie le scarpe), verdura di stagione, bicchierini di plastica (singoli, vuoti), cravatte o addirittura carta igienica. Non è affatto dunque una sorpresa che a Tokyo sia stato aperto un piccolo negozio che permette di acquistare trippa e frattaglie bovine ventiquattr'ore su ventiquattro.



Il locale - che si chiama Naizoo ("Frattaglie") - si trova nel quartiere di Ebisu e, curiosamente, viene presentato dall'insegna in inglese come negozio di bellezza e salute in quanto le frattaglie sono ricche di collagene e vengono viste come alimento che promuove la bellezza. Al suo interno, senza alcun commesso, distributori automatici permettono l'acquisto di piatti pronti a base di frattaglie, fra le quali anche la trippa.



Presentata in una confezione che riporta l'icona di uno stomaco (inconfondibile perché... umano), una delle preparazioni di trippa è quella all'aceto, congelata a sessanta gradi sottozero entro quindici ore dalla cottura, e quindi freschissima, ottenuta dal quarto stomaco di mucca di razza Kuroge (Wagyu per intendersi) fatta bollire con ravanelli in un brodo di bonito (tonno bianco) ed aceto di sidro di mele. Per gustarla basta (acquistarla e) scaldare la busta in acqua bollente per una decina di minuti, versarla in una ciotola e condirla con succo di limone ed una spolverata di shichimi (il "peperoncino ai sette sapori", ovvero una delle tradizionali miscele di spezie tipica delle cucina giapponese).

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