EATING TRIPE OFF A NAKED MAIDEN
A Joburger with a new BlackBerry went to Zululand (currently known as Northern KZN) and claims to have seen a headline in one of the Zulu language papers proclaiming: "Kutholakele izinsizwa zincinda usu phezu kwentokazi inqunu" meaning "Young men found eating tripe on the body of a naked maiden". I guess Zulus don't eat sushi like Kenny Kunene, so they went for tripe instead. But again the headline could be a rumour as the BlackBerry chap says there were no pictures to go with the story. [...] Since body sushi is called Nyotaimori, what will body tripe be called, Nyam’ayipholi?
mercoledì 16 febbraio 2011
Nyotaimori di trippa: sarà vero?
Un blog sudafricano ha recentemente pubblicato un articolo riguardo ad una presunta notizia di cronaca apparsa sui giornali locali, dal titolo "Scoperti a mangiare trippa sul corpo nudo di una ragazza". La tradizione di gustare specialità culinarie su vassoi au naturel non è cosa nuova. In Giappone, dove la presentazione dei cibi ricopre un ruolo fondamentale, si parla di nyotamori ovvero "presentazione del corpo femminile", termine usato per quando il sushi viene servito direttamente sul corpo di ragazze nude. Detto fra noi, un nyotaimori di trippa sembra alquanto inverosimile e questa notizia è dunque da prendere cum grano salis... ma anche con un po' di salsa verde, non si sa mai.
L'osteria del Fiuranell a Verderio Superiore
L'osteria del Sala era chiamata del Fiuranell, nome ereditato da un loro trisnonno vissuto nell'Ottocento, di nome Fiorano. Si trovava proprio sull'angolo tra la via Principale e la via Fontanile, dove ora c'è il parrucchiere. All'ingresso trovava posto un enorme bancone per la mescita del vino con alle spalle una parata di misurini in vetro: da un litro, da mezzo, da un quarto e perfino da un quinto di litro. Completavano la parata tantissimi bicchieri e caraffe di diverse misure. Dopo un breve corridoio si arrivava in un altro locale con i tavoli, dove gli avventori si fermavano a bere o a giocare. In inverno veniva accesa una grossa stufa in ceramica, simile a quelle tirolesi. Annessa a questo locale c'era un'ampia cucina con un grande camino dove, sempre in inverno, alcuni uomini usavano sedere sulle panche di legno e, soprattutto il pomeriggio della domenica, passavano il tempo a parlare dei lavori agricoli al calore della fiamma. In estate invece venivano preparati anche i tavoli all'esterno, sotto il porticato o in cortile. Oltre che un'osteria, il Fiuranell era una trattoria dove si poteva mangiare dell'ottimo brasato con polenta e bere un barbera forte del Piemonte. Ogni venerdì sera inoltre venivano preparati trenta, quaranta chili di trippa, buseca, che si poteva mangiare sul posto, oppure come facevano molte famiglie soprattutto di Verderio Inferiore, se ne poteva riempire il pentolino di alluminio con il coperchio, stuen, caldaio o paiolo, e portarsela a casa. La famiglia Sala macellava anche il bestiame, soprattutto mucche, e ne vendeva la carne.
Questo brano - pubblicato sul blog di Marco Bartesaghi che si occupa della storia di Verderio Superiore (Lecco) - è stato tratto dal libro di Giulio Oggioni "Quand sérum bagaj" (p. 32), pubblicato nel 2004 dalla casa editrice Marna.
Questo brano - pubblicato sul blog di Marco Bartesaghi che si occupa della storia di Verderio Superiore (Lecco) - è stato tratto dal libro di Giulio Oggioni "Quand sérum bagaj" (p. 32), pubblicato nel 2004 dalla casa editrice Marna.
sabato 5 febbraio 2011
Trippa alla carnica da Mandi!
L'osteria friulana Mandi! di Milano, che si trova in via Nicola d'Apulia 4, per tutto il mese di febbraio propone nel suo menù la trippa alla carnica, cucinata dalla signora Silvana con sedano, carote, cipolle, pomodorini freschi e formàdi frant. Per chi non lo sapesse il formàdi frant è un formaggio insolito dal sapore dolce e piccante, ottenuto dalla miscela di pezzetti ("frantumi") di vari tipi di formaggi Carnia tipo "latteria" di diversa maturazione, da quelli freschi a quelli stagionati più di sei mesi, sminuzzati ed impastati a mano con aggiunta di sale, pepe, aromi, latte e panna, in un composto omogeneo che viene fatto riposare, pressato in contenitori di legno, per alcune settimane; una soluzione questa che permetteva ai contadini friuliani di riutilizzare e conservare formaggi non idonei alla stagionatura. Il "mese della trippa alla carnica" (coì è stata battezzata l'iniziativa) è un'occasione per gustare uno dei piatti tipici della tradizione friuliana, assieme alle tagliatelle con capriolo e porcini, alla pasta e fagioli, al goulash e ad altre specialità regionali. La prenotazione è consigliata (tel. 02.289.36.55 oppure 338.166.68.17). L'osteria Mandi! è aperta solo a cena e chiusa la domenica.
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