venerdì 6 maggio 2011

Concerto di trippa in libreria

Alle ore 18 di mercoledì 11 maggio, presso la libreria Mel Bookstore di Firenze in via de' Cerretani 16 (tel. 055.287339), Massimo Presciutti presenta "Trippa da Tiffany", un concerto di chiusura del Progetto Comenius "Happy S.C.I.E.N.C.E" (Search / Creativity / Instruction / Education / Nature / Culture / Europe) al quale interverranno Jamie Marie Lazzara e il Laboratorio Linguistico Musicale Istituto Comprensivo Centro Storico Firenze e le scuole partner di Firenze (Italia), Pleven (Bulgaria), Tarnowskie Góry (Polonia) ed Oradea (Romania).
L'idea nasce a dicembre nei giorni della neve. L'idea è vaga, non immagini quel disegno, quella musica, quelle parole, tanto meno immagini la forma del prodotto finale. Il mestiere sta nella definizione delle sensazioni, prima ancora nella assoluta certezza che tali sensazioni avranno una forma. Dall'idea realizzata all'ideale, dall'ideale all'incontro con oggetti del desiderio sepolti dall'indifferenza famelica del Tempo e perduti per la consapevolezza dell'assoluta mancanza di strumenti archeologici adatti. Come i barboni di "Miracolo a Milano" alla ricerca del cerchio disegnato dal sole, come la danza anti-freddo, le cose buone volano sopra le miserie di questo futuro pazzo in cui siamo piombati. La gente, in fila dal trippaio per un panino buono che non contiene ingredienti imposti dalle multinazionali o da Tiffany per una colazione di gioventù randagia che non conosce la povertà, perché la povertà ha radici mentre i giovani sono erranti (in tutti i sensi, purtroppo o meno male), ha sempre cercato il pane e le rose. Metaforicamente parlando il pane si può comprare, anche in quantità infinita, pare, vincendo al gioco del Lotto. Le rose no, acquistate non producono nessun interesse bancario. Coltivate si, la Bulgaria ci vive, il settanta per cento della produzione mondiale delle rose viene prodotta lì mentre l'oro dorme nelle proprie miniere. In Polonia invece l'argento delle miniere dell'Alta Slesia si è accasato nelle gambe dei ballerini di Polka lasciando chilometri e chilometri di labirinti vuoti sotterranei da interpretare. Gambe che lasciano impronte grafiche, come quelle che ha lasciato Ernest Egri Erbstein, teorico del sudore e della calma, di Oradea, allenatore del grande Torino. Ci saluteremo proprio in questa piccola Parigi della Romania, come seguendo quelle tracce, tra pochi giorni. Dopo due anni ecco un chicco di grano per il granaio del contadino, archivio di pane e fantasia.

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